Ho appena terminato di vedere l’ultimo capitolo della trilogia di Star wars, molto spettacolare, ma come i precedenti due mi ha deluso molto, soprattutto in paragone con la trilogia precedente, più povera di effetti speciali, visivi e quant’altro, ma più ricca di contenuti e idee. Lucas ha fatto due film sulle avventure da giovane di Anakin Skywalker e uno solo sulla parte, più interessante, del passaggio all’età adulta, rendendo prolissi i primi due e troppo breve il terzo, che maschera dietro effetti speciali e visivi, la pochezza del soggetto rimanendo nella banalità e nella superficialità dei suoi personaggi, senza approfondire tematiche fondamentali come la lotta fra il bene e il male, il lato oscuro e quello illuminato, la necessità della conoscenza del male per fare il bene, l’amore, il passaggio del giovane Anakin al lato oscuro, il suo dilemma profondo troppo banalizzato, il fatto che alla fine si diviene ciò che si teme o si odia di più. Tanta carne al fuoco ma veramente poco cotta. Tutti i personaggi sono appiattiti a due diensioni.
Questo rispecchia un po’ la situazione attuale del cinema: lo sbilanciamento fra forma e contenuti a favore di questa, di solito per biechi motivi economici e contrattuali, per mancanza di idee e penso per cercare di stupire la gente con effetti speciali, forse meno costosi rispetto al pagamento di buoni sceneggiatori, o forse, peggio ancora, per la carenza di questi. Ci sono poi troppi riempitivi, come alcune scene di battaglia che sembrano prese dai film sulla guerra del Vietnam con gli elicotteri; soprattutto mi hanno deluso i troppo frequenti passaggi da un’azione ad un’altra con effetti di transizione veramente miseri, rispetto alla grandiosità delle scene di combattimento: la creatività si è proprio persa nel vuoto cosmico della galassia. Si salvano forse solo le musiche di John Williams, anche se sono molto simili a quelle di tutta la trilogia e manca qualcosa di magico come il mitico pezzo jazz suonato nel bar dai mostri nel primo film. Veramente faccio fatica a ricordare quando ho visto l’ultimo bel film, armonico nel bilanciare forma e contenuti, non superficiale che tratti i personaggi in modo credibile.