E’ un libro illuminato. E’ una coraggiosa denuncia dello stato del giornalismo italiano, anche quello radiofonico e telvisivo. Si tratta di una lucida e documentata descrizione di come il “quinto potere” in Italia sia ormai diventato il primo. Di come i media possono influenzare le opinioni della gente, stravolgendo, nascondendo, cammuffando, alterando i fatti, fino a creare una realtà “falsa”, assolutamente priva di fondamento, dando alla gente l’impressione che invece sia quella la realtà in cui vive. Marco descrive come ormai i media sono alla totale dipendenza e servitù del politico o del potente di turno, di come i talk show siano solo delle pompose autocelebrazioni degli intervistati, che non solo decidono a tavolino le domande a cui rispondere, ma anche gli ospiti delle trasmissioni. Insomma un servilismo che ha superato ogni limite, ogni decoro, ogni decenza, ma che grazie alla trasformazione dei fatti, al loro occultamento, addirittura alla loro creazione dal nulla, riesce a creare una realtà illusoria ipnotizzando la gente, illudendola che tutto vada bene e debba funzionare così, nascondendo ad arte quelli che sono invece i veri problemi del paese a partire dalla corruzione dilagante, per arrivare al clientelismo più sfacciato, fino all’assoluzione dei colpevoli, tramite leggi create ad hoc.
E’ un libro che tutti dovrebbero assolutamente leggere, per poter guardare con senso critico il mondo che ci circonda, svelando le false opinioni che ci vengono inculcate da giornali, radio e televisione. E’ un libro da tenere vicino alla tv, per rileggerlo prima di accenderla e guardare trasmissioni come “porta a porta” o simili.
Non sarà tutto oro colato quello che l’autore scrive, magari avrà anche lavorato un po’ di fantasia, ma un messaggio forte e chiaro lo trasmette: quello di accendere il cervello prima di stare ad ascoltare le panzane che ci raccontano i politici e i loro servi “mediatici”. Perché se loro si sono arricchiti con il denaro pubblico e fanno una vita da nababbi sulle nostre spalle, la colpa è anche nostra, che ci siamo fatti “fregare”, ipnotizzare, lobotomizzare, e glielo permettiamo sempre di più.
Insomma è un must, una delle pochissime voci “fuori dal coro”, come quella di Beppe Grillo e del suo blog. Speriamo che serva a cambiare uno stato di cose che sta portando questo paese oltre la rovina, fuori dall’Europa, ai livelli più bassi mai raggiunti nella storia dell’Umanità