Una serie di idee che mi passano per la mente, su cui rifletto, senza un tema preciso o un filo conduttore
Un thriller ancora più affascinante e coinvolgente di profondo blu. Una serie di colpi di scena incalzante, dove nulla e nessuno sono quello che sembrano, tutti hanno segreti, doppie identità, fini nascosti. Un assassino diabolico, camaleontico e imprendibile, il peggiore creato dalla fantasia di Deaver. Un romanzo insomma avvincente che si legge d’un fiato, curiosi di conoscere l’imprevedibile fine. Geniale
Una descrizione di come gli altri vedono e percepiscono gli occidentali. UN’indagine fra gli incroci di varie e diverse opinioni distorte, contaminatesi nel tempo, per ignoranza ed arroganza, oltre che grazie alla malafede di molti, desiderosi di sfruttarle per avidità ed interesse. Un affascinante viaggio in mondi lontanissimi culturalmete dal nostro, alla ricerca delle origini delle opinioni altrui nei confronti dell’occidente, partendo dalla religione e arrivando alla politica, in quei paesi dove fra le due non esiste alcuna differenza, indagando preconcetti, illusioni, fanatismo, follia, avidità, biechi interessi economici, irrazionale martirio. Un’indagine non esaustiva e complessa, non facile da comprendere, ma comunque molto interessante.
La genesi del male, come vivere esperienze traumatiche da bambino in guerra porta a vendicarsi e genrare altro odio e violenza. La descrizione a colpi di accetta dell’infanzia traumatica del protagonista de “il silenzio degli innocenti”, passata a sopravvivere in una Russia invasa dai tedeschi durante la famigerata operazione Barbarossa, costretto da criminali di guerra a subire ogni forma di violenza, nonché quella di mangiare la propria sorellina. Un libro crudo, incisivo, feroce, un’adolescenza dedicata a vendicarsi dei propri carnefici in un dopoguerra non meno “difficile” della guerra stessa. Una descrizione comunque accurata della genesi del “male” fatto uomo, del cannibale per eccellenza, dell’uomo incapace di sentimenti. Per amanti del genere
Indagine approfondita su alcuni passi della Bibbia molto citati per giustificare le basi del cristianesimo, che l’autore usa in modo ironico per affermare l’assurdità delle basi del cristianesimo e di tutte le altre religioni. Fornisce giustificazioni razionali all’ateismo. Mostra le evidenti contraddizioni alla base di quasi tutte le religioni e di come siano state strumentalizzate in favore della politica e dell’avidità umana. Uno scritto notevole e interessante ma da valutare con distacco e critica.
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