Mission impossible: fallout

Un film che si ripete, uguale ai precedenti. Una trama scontata, come negli altri, questa volta si deve recuperare del plutonio finito in mano al solito gruppo di terroristi che vuole distruggere il mondo. Soliti effetti speciali al top, solite scene di inseguimento impossibili, come nei precedenti, fra Parigi e Londra; soliti personaggi doppiogiochisti, solito uso maschere di plastica, solito finale ovvio e scontato, buonista e plitically correct, soliti americani buoni che salvano il mondo imponendo la loro moralità, il loro stile di vita. Fine. Non c’è null’altro in un ennesimo film di una inutile serie che ha un solo scopo: fare cassa. Più che deludente.

Joker

Un film ispirato al peronaggio del Joker del fumetto Batman.
A parte l’ambientazione a Gotham city, non condivide nulla con il fumetto. Una storia di un realismo e di un’attualità impressonante, potrebbe svolgersi nei miseri bassifondi di qualsivoglia città americana, ma anche europea o di altri paesi. Un storia di miseria, abusi, malattia mentale, povertà. Personaggi reali che si muovono nei sobborghi, oltre il limite della legalità, uno di loro sottoposto ad una pressione insostenibile esplode in una folle e fredda violenza, senza logica, senza ragione, senza freni, limiti o barriere emotive, religiose, morali. Una serie di delitti violenti e efferati, culminata in una diretta televisiva. Un pugno nello stomaco, che fa riflettere sull’attuale società, la sua deriva verso un futuro cupo, triste, solitario, senza prospettive, senza speranza, in cui siamo tutti immersi, senza che nemmeno ce ne rendiamo conto. Capolavoro.

Tutta la forza che ho

Una splendida quasi auto biografia di un’eccezionale atleta scritta a quattro mani da Miriam Sylla e Maurizio Colantoni. Un’indagine introspettiva e non solo di una pallavolista di forza e carattere incredibili che nonostante la giovane età ha già dovuto subire moltissime dure prove nella propria vita personale e sportiva. Sofferenze superate grazie alla sua forza di carattere ed al sostegno degli amici e delle sue compagne di squadra e di nazionale, dimostrando ancora una volta, anche se non ce ne era bisogno, che la pallavolo è uno sport diverso dagli altri, in cui solidarietà, amicizia e gioco di squadra prevalgono sull’agonismo. Una bellissima storia di vita e di sport che può essere di ispirazione e incoraggiamento per molti giovani in cerca della propria identità e della propria strada nella vita. Decisamente un libro ispirato!

Lo scheletro che balla

Seconda avventura per Lincoln Rhyme, investigatore tetraplegico creato dal maestro del thriller Jeffery Deaver. Si tratta di un caso complesso che insieme alla co-protagonista Amelia Sachs, agente della scientifica e ottimo pilota di auto da corsa. Oltre alla trama principale, condita con killer prezzolati e sub appalti per delitti multipli, l’autore regala al lettore dettagliate spiegazioni sul passato del protagonista, le sue motivazioni, il suo carattere, l’incidente che lo ha reso tetraplegico. La trama è come sempre avvincente, in cui nessuno sembra essere chi dice di essere, la linea di demarcazione fra buoni e cattivi, bene e male è sempre labile, tutto sembra il contrario di tutto. Insomma un classico di questo autore che ogni 10 pagine capovolge situazioni e sospetti, lasciando il lettore sempre basito e avvinghiato al testo dalla prima all’ultima parola. Consigliato.