Con gli occhi dell’assassino
Un thriller che sfrutta come altri il tema della cecità e del legame tra sorelle gemelle, ma in modo originale. Su una trama classica questo film innesta il personaggio dello psicopatico invisibile, un uomo ombra che nessuno vede e che si sente solo nel senso più terribile e triste del termine, aprendo riflessioni interessanti sulle psicosi, i traumi e le problematiche caratteristici della nostra moderna società. I personaggi sono ben delineati e ben interpretati, la loro psicologia è resa magistralmente dagli attori, in particolare dall’attrice protagonista, Belen Rueda, che interpreta magistralmente le due sorelle gemelle che subiscono una progressiva cecità. Altrettanto bravo l’attore che interpreta il coprotagonista, compagno di una delle due sorelle, Lluis Homar. La trama si sviluppa in modo classico, con l’ossessione della protagonista che si sente sempre più spiata e perseguitata dal maniaco, senza che si trovino evidenti prove della sua esistenza, contrapposta alla lucida razionalità e incredulità del suo fidanzato. L’equilibrio precario fra i due fa da sfondo a tutta la vicenda che mantiene alta la tensione fino alla fine, permeata dall’incredulità dei personaggi secondari e della polizia. Bello e inquietante.