MIUR: per i libri digitali servirà un decreto

ldCome si racconta in questo articolo, l’Italia si distingue per scelte controcorrente, anti economiche, a favore come sempre delle solite note lobby di corruttori istituzionali. Stavolta è toccato alla scuola, all’impossibilità per i genitori di risparmiare sui libri di testo. all’impossibilità di utilizzare libri in formato digitale nella scuola. Insomma il solito disperato tentativo da parte degli editori di bloccare progresso e innovazione e favorire un ritorno economico, invece della qualità dell’insegnamento, sempre a carico dei cittadini. Mi chiedo come sia possibile che negli ultimi anni in Italia ci sia una tale rassegnazione da permettere che accada tutto questo sfacelo economico, politico, sociale senza che il popolo reagisca con armi in pugno a cacciare politici e governanti. Siamo proprio caduti in basso. Che tristezza.

Therminator: the sarh connor chronicles

ttsccSplendida serie di telefilm ispirata al secondo film della serie terminator. I film seguenti sono stati scartati perché facenti parte di linee temporali diverse. La trama di fondo è la medesima: la lotta fra “le macchine” e gli esseri umani che le hanno costruite perdendone il controllo. Non si capisce in effetti chi dei due sia il cattivo e chi il buono: entrambi lottano per la propria sopravvivenza. I personaggi sono ben delineati, gli effetti speciali allo stato dell’arte. la trama è complicata dai salti temporali e i flash back avanti e indietro non solo nel tempo, ma anche su diverse linee temporali. L’unica pecca è che a causa del calo dei telespettatori, il canale produttore sul più bello ha deciso, come già successo ad altre splendide e interessantissime serie tipo la 23 ora, Alcatraz, una famigli fuori dall’ordinario, di cancellarla. Così assistiamo ad un episodio conclusivo che non lo è per nulla, che lascia forse aperta la possibilità di una continuazione, ma anche una serie di interrogativi infiniti. Complessivamente i 31 episodi sono tutti piacevoli, narrano dell’inquietudine per la sopravvivenza e la cattiveria degli umani, della possibilità della fine del genere umano, dei possibili effetti di una esplosione nucleare catastrofica, del day after. Peccato sia stata interrotta brutalmente

Occhi nelle tenebre

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La classica trama thriller, ripresa anche da Faletti nel suo romanzo “Niente di vero, tranne gli occhi”. Con la variante del poliziotto idiota che si innamora della testimone, ma per orgoglio, paura o altro non lo ammette creando casini a non finire ai colleghi. Finale romantico scontato e sdolcinato. L’idea di fondo è buona. La trama regge, anche se si banalizza un po’ la storia gialla a favore di quella romantica. Il colpevole è insospettabile e insignificante, il movente folle e debole allo stesso tempo. Gli attori sono in parte, la Stowe fa la ceca in modo esemplare. Guardabile per sorridere con il lieto fine.

Se…

SESecondo racconto giallo di Alessandro Chittaro, ambientato questa volta in piemonte, con protagonista un altro commissario di polizia. Cambia lo stile rispetto al romanzo precedente, la narrazione in prima persona mi ha colpito particolarmente. Sono più approfondite le descrizioni dei luoghi soprattutto tramite le sensazioni e le emozioni che fanno provare al protagonista; anche i personaggi hanno maggiore profondità e spessore. Notevoli i monologhi interiori e le riflessioni del commissario – narratore. La storia è molto coinvolgente e in particolare mi è piaciuto molto il modo in cui Chittaro riesce a portare il lettore nel suo mondo, in quello del commissario, in un piemonte di provincia, affascinante e malinconico insieme. Una caratteristica che mi ha colpito non in modo negativo, come spesso invece viene tacciata, è la “presenza” dell’autore nella narrazione, quasi una identificazione con il protagonista, che compare secondo me maggiormente alla fine, nelle sue riflessioni su come funziona la vita, sui ricordi e su come poteva essere se… un poteva essere che tutti noi sperimentiamo, senza possibilità di controprova, alle volte con rimpianti, malinconia e tristezza: in questa cosa mi sono molto riconosciuto.  Molto interessanti sono le riflessioni sui possibili moventi del delitto e le motivazioni dei personaggi. E’ evidente la maturazione, l’esperienza nello scrivere  e probabilmente anche l’età dell’autore in questa seconda opera, più corposa, completa e matura. E’ stata una lettura affascinante quasi tutta d’un fiato. Speriamo di leggere presto il terzo romanzo

Chi è il maestro del lupo cattivo?

lupoEcco un libro molto particolare, su un tema ancor più particolare e purtroppo poco sentito nella nostra società maschilista: l’oggettizzazione della donna nella pubblicità e non solo. L’autore, che ho avuto il piacere  e il privilegio di conoscere personalmente alla presentazione del libro a Trieste, presso il Knulp il 23 ottobre 2012, di cui riferisco qui, è un artista sociale e un fotografo, che per la maggior parte a proprie spese ha realizzato un progetto immane ritraendo fotograficamente la cartellonistica pubblicitaria milanese in cui veniva sfruttata l’immagine femminile per la vendita di prodotti, per una ventina di anni. il materiale fotografato è disponibile sul sito ilmaestrodellupocattivo.it, nel libro oltre a raccontare l’avventura fotografica, viene analizzata, incredibilmente da parte di un uomo, la figura della donna nella pubblicità stradale. nonché fatta un’analisi dei comportamenti abituali delle persone di fronte a simili indecenti obrobri, tramite sondaggi eseguiti direttamente dall’autore, davanti ai manifesti medesimi. Il progetto consiste anche di una mostra itinerante che è stata portata in moltissime città e di una serie di conferenze tenute da Ico Gasparri ai giovani di moltissime scuole e Università nel corso degli anni, per sensibilizzare i giovani a non essere succubi “del lupo cattivo” e del suo sessita modo di pensare. ho trovato la lettura interessante e impegnativa, fatta guardando ogni singola foto commentata da Ico sul sito, cercando di coglierne l’essenza e il significato. Mi ha molto rattristato rendermi conto di quanto questo tipo di pubblicità siano ormai accettate, e questo tipo di atteggiamenti sia dato per scontato non solo dagli uomini, ma pure dalle donne che in qualche modo accettano questa loro mistificazione. soffermarmi a riflettere su questi argomenti e molti altri, sotto punti di vista diversi dal mio di maschio, mi ha fatto scoprire veramente universi sconosciuti, e mi ha sensibilizzato su come si possano sentire le donne trattate in questo modo nella nostra società. Ringrazio Lucia con tutto il cuore per avermi dato questa opportunità.

Sarò la tua ombra

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Ennesimo thriller dell’inossidabile Jeffery deaver. Anche questa volta un romanzo accattivante, che prende dalla prima all’ultima pagina. Storia ambientata nella california della nuova musica country, dove uno stalker viene sospettato di essere anche un assassino. Gli ingredienti del genere ci sono tutti, dai protagonisti, ormai dei beniamini per i lettori di Deaver, ai colpi di scena, di cui il libro è pieno, dai depistaggi, ai dubbi su chi sia il vero colpevole. Azzeccato il colpo di scena finale. Un thriller insomma coinvolgente, ambientato in un mondo che Jeffery conosce bene, essendo stato un cantante. Belle le descrizioni paesaggistiche, quelle psicologiche dei vari personaggi. Interessanti le loro motivazioni e le tecniche di stalking e indagine. Un altro centro per uno dei maestri del genere. Imperdibile

James Bond 007 Skyfall

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Ventitreesimo episodio della saga più longeva del cinema. Definirlo inguardabile è un eufemismo, nonostante la critica ed il pubblico ne abbiano fatto un successo di incassi. Ispirato come gli altri al personaggio ideato da Jean Fleming, che però ha terminato i suoi libri con “solo per i tuoi occhi”, in questa ennesima incarnazione James Bond è più piatto del solito, invecchiato, arruginito, cinico. Non è più nemmeno lontanamente l’elegantone scozzese descritto da Fleming, bensì un moderno anticonformista atleta, incompetente, con licenza di uccidere in pessima forma fisica e psicologica. La trama è inesistente, come già in molti altri della serie: solo un pretesto per effetti speciali fine a sè stessi. I personaggi sono tagliati con l’accetta, le loro motivazioni sono futili, inconsistenti, poco credibili. Il super cattivo di turno è un attore totalmente fuori parte, uscito da un fumetto. Sono ormai lontani i tempi in cui c’era Bolfeld e la Spectre. Si è veramente raschiato il fondo del barile. A parte l’inseguimento in moto sopra i tetti del mercato, il film non dice nulla di nuovo. Pessimo

La rivincita dei nerds

rnUn film all’apparenza solo goliardico, demenziale, divertente, come molte altre commedie americane del genere. Leggendo tra le righe però chi ha un minimo di sensibilità può cogliere alcuni temi molto profondi, come l’emarginazione, l’isolamento, la solitudine, il rifiuto del diverso, la non accettazione degli altri, la sofferenza della discriminazione. Seppur all’apparenza frivolo e leggero, il film pone l’accento su questi temi che purtroppo nella nostra società sono sempre più attuali, le discriminazioni sono sempre maggiori e più violente, le storie di emarginazione non si contano e alle volte portano i protagonisti al gesto estremo. Film molto attuale, intelligente, garbato e contemporaneamente divertente. Finale  bellissimo, anche se forse scontato.

Siae, il golpe dei ricchi

siaeEnnesimo caso di leggi fatte su pressione delle lobby, a favore di pochi e a danno di tutti. E’ semplicemente vergognoso che i nostri politici, pagati con le tasse dei danneggiati, visto che la maggior parte dei ricchi non le pagano, continuino a fare leggi in stile Robin Hood al contrario, per rubare ai poveri e dare ai ricchi. Mi aspetto che la comunità europea ci cacci via al più presto. Fonte il fatto quotidiano.

Storia della Sap, la sindrome che esiste solo in Tribunale

minoriQuesto articolo è semplicemente incommentabile. E’ assolutamente pazzesco che si possano accettare delle simili teorie aberranti senza avere delle prove scientifiche a supporto. E pazzesco ancor di più che si possano applicare rimedi drastici a ragazzini causando traumi senza approfondire il singolo caso verificando quanto detto da quest’ultimo. I ragazzini, per quanto piccoli e fantasiosi, sono persone come tutte le altre, adulti compresi; perciò dovrebbero avere il diritto ad essere ascoltate, accettate e comprese. Mi lascia basito notare una volta di più quanto persone arroganti, piene di pregiudizi che generalizzano situazioni e senza alcuna prova a sostegno possano avere un seguito in campi come quello scientifico o delle scienze sociali: dovrebbero essere assolutamente smentiti e impedito loro di nuocere. D’altronde però se l’umanità si trova dove si trova un motivo ci sarà, e temo che siano persone com Garner ad aver portato al concepimento di cose terrificanti come la bomba atomica e la violenza gratuita. Accettare teorie fantasiose e pericolose dimostra veramente poco senso critico e poca saggezza. Per parafrasare Bill Gates, che a proposito del business Internet della sua azienda, la Microsoft, disse che  essa non se ne sarebbe mai occupata, in quanto bolla di sapone, salvo poi giustamente smentirsi sei mesi dopo creando Internet Explorer, “solo un cretino non cambia idea”.