Fiori sopra l’inferno

Un romanzo d’esordio bellissimo per la scrittrice friulana Ilaria Tuti. L’autrice ha una grandissima capacità descrittiva molto rara nella letteratura gialla popolare di oggi, un modo di scrivere che riesce a trasmettere al lettore immagini e sensazioni come pochi autori sanno fare, fra questi ricordo Sir Arthur Conan Doyle. I personaggi sono descritti magistralmente, hanno uno spessore psicologico e un realismo notevoli e sono quanto di più umano si possa immaginare. L’autrice parla per bocca loro non facendo trasparire sé stessa, ma lasciando liberi i propri personaggi. La trama è ottima, sviluppata in modo impeccabile, forse con un piccolo eccesso in “buonismo”. Le descrizioni dei luoghi, seppure di fantasia, ricalcano realisticamente la terra dove vive l’autrice, dandone un’immagine viva e tenebrosa perfettamente corrispondente alla realtà. La protagonista, con i propri drammi, il proprio vissuto, la propria forza e tenacia sembra esistere realmente, eppure esce direttamente dalla penna dell’autrice. Veramente un romanzo bello e avvincente, consigliato anche a chi non ama il genere poliziesco.

Snowden

Basato sui libri “The Snowden Files” di Luke Harding e “Time of the Octopus” di Anatoly Kucherena, codiretto e scritto da Oliver Stone, racconta le vicende di Edward Snowden, ex dipendente della Cia che per primo ha rivelato come il governo americano spii tutti i cittadini del mondo e non solo quelli sospettati di atti illegali. In barba a leggi e mandati, secondo le rivelazioni dell’ex agente, il governo a stelle e strisce viola sistematicamente le comunicazioni di tutto il pianeta con la complicità delle principali aziende mondiali di telecomunicazioni, inserendo i sistemi di intercettazione  direttamente sulle principali dorsali di comunicazione. E’ un film di denuncia che fa aprire definitivamente gli occhi alla gente sull’uso che viene fatto di internet da parte dei governi mondiali. Non è il classico fim d’azione in stile americano e nemmeno un film sugli hacker, ha un ritmo molto lento e si basa su fatti e personaggi reali. Resta comunque molto interessante, anche se a me lascia perplesso come sia possibile che un governo, anche con a disposizione mezzi tecnologici e economici illimitati, sia in grado di archiviare una mole di informazioni così enorme. A parte la pervasività dell’azione di spionaggio, il film è più una biografia di Snowden che una vera e propria denuncia degli atti illegali perpetrati dal governo USA e dai suoi alleati. Resta comunque interessante.

UFO

Un romanzo diviso in due parti ispirato alla serie televisiva inglese degli anni 70 UFO. La lettura è molto scorrevole e gradevole a scapito di chi non ha visto la serie tv, non conosce la trama e le vicende. Per riuscire a comprendere e godere appieno del volume è infatti, a mio parere, necessario aver visto la serie televisiva, o almeno qualche episodio. I personaggi sono delineati in modo superficiale, il loro aspetto psicologico è appena accennato e le descrizioni difficilmente riescono a rendere visivamente quello che ha potuto fare la serie televisiva. Anche la trama è poco approfondita, i vari temi esistenziali, il fatto che possano esservi altre civiltà simili alla nostra nell’universo è banalizzato. Anche dal punto di vista tecnologico le descrizioni sono di un’ingenuità imbarazzante. Godibile solo per i fan della serie.

Atomica bionda

Un film d’azione ambientato a Berlino durante la caduta del muro. E’ una storia di spionaggio, di doppio e triplo giochisti, dove nessuno è ciò che sembra o dice di essere. In mezzo ad atmosfere pacchiane e coloratissime in stile anni 90, edifici decadenti e degradati, si svolge una classica guerra di spie a caccia di una lista di agenti, nascosta all’interno di un orologio, cui sembra partecipino tutti i servizi segreti del mondo, da MI6 inglese, al Kgb, alla stasi, ecc. Complessivamente un film leggero e divertente, le scene d’azione spettacolari sono mescolate in modo intelligente a scene d’intellligence e di sesso lesbico.  Trama più che classica in stile Mission Impossible, ma comunque intrigante e coinvolgente. Il film è anche circondato da alcuni aneddoti: l’imbarazzo da parte di sofia boutella durante la scena erotica lesbo con la Theron e i denti scheggiati di Charlize durante le riprese d’azione perché non voleva avere controfigure.

Il valzer dell’impiccato

Primo romanzo di Deaver ambientato in Italia, della serie dedicata al criminologo Lincoln Rhyme.   Nel complesso una trama non molto avvincente. I personaggi mi sono sembrati stereotipati e piatti. La suspance latitante. Apprezzabile solo lo sforzo per descrivere le procedure poliziesche italiane in modo realistico, segno evidente che l’autore si è ben documentato. rispetto ad altri suoi thriller, questo non mi è sembrato all’altezza e mi ha un po’ deluso. Nel complesso ben scritto ma carente di pathos. Per appassionati