Fiori sopra l’inferno
Un romanzo d’esordio bellissimo per la scrittrice friulana Ilaria Tuti. L’autrice ha una grandissima capacità descrittiva molto rara nella letteratura gialla popolare di oggi, un modo di scrivere che riesce a trasmettere al lettore immagini e sensazioni come pochi autori sanno fare, fra questi ricordo Sir Arthur Conan Doyle. I personaggi sono descritti magistralmente, hanno uno spessore psicologico e un realismo notevoli e sono quanto di più umano si possa immaginare. L’autrice parla per bocca loro non facendo trasparire sé stessa, ma lasciando liberi i propri personaggi. La trama è ottima, sviluppata in modo impeccabile, forse con un piccolo eccesso in “buonismo”. Le descrizioni dei luoghi, seppure di fantasia, ricalcano realisticamente la terra dove vive l’autrice, dandone un’immagine viva e tenebrosa perfettamente corrispondente alla realtà. La protagonista, con i propri drammi, il proprio vissuto, la propria forza e tenacia sembra esistere realmente, eppure esce direttamente dalla penna dell’autrice. Veramente un romanzo bello e avvincente, consigliato anche a chi non ama il genere poliziesco.