Qui è proibito parlare

qppQui è proibito parlare racconta un capitolo della storia d’Italia sconosciuto ai più: quello fra le due guerre; il preludio all’olocausto nazista. Attraverso la vita di una ragazza jugoslava a trieste, Pahor ci narra l’atmosfera e la condizione politica della Trieste degli anni trenta, durante il periodo fascista. Attraverso la resistenza passiva, l’attaccamento alle proprie tradizioni, vediamo come l’intolleranza per il diverso, lo straniero, l’immigrato sia totale ed intransigente. La lngua jugoslava,i libri, i giornali sono banditi dalle scuole, dalle riunioni pubbliche. Chiunque sorpreso a parlarla, scriverla o insegnarla è destinato al carcere del Coroneo. La prosa è cupa ma scorrevole, l’atmosfera grigia ed opprimente, l’oppressione fascista pesantissima. Si narra di una Trieste Orwelliana, dove anche gli amici più fidati sono delatori, dove nessuno si fida di nessuno, la sfiducia, l’omertà e la delazione serpeggiano attraverso i vicoli di Città vecchia. Notevoli le descrizioni paesaggistiche. Inquietante.

Libertà di parola e di espressione: neutralità della rete – data originale 30 novembre 2009

close_120Pur essendo da molto che si discute l’argomento, ancora non c’è acordo su questo fondamentale diritto garantito in Italia dall’articolo 21 della Costituzione Italiana, come indicato qui. Purtroppo non si riesce a capire perché la rete, essendo un mezzo di espressione del pensiero e della parola, non debba essere neutrale come qualsiasi altro. Tale concetto viene ribadito ed espresso molto bene da Mafe De Baggis su punto informatico in questo post. Mi trovo completamente d’accordo che la libertà di pensiero e parola debba essere tutelata anche a livello della rete delle reti. I provider che forniscono piattaforme on-line di contenuti non dovrebbero essere incolpati da nessun tipo di contenuto che passa sui loro server e sulle loro reti, perché questi sono solamente dei mezzi. Le responsabilità dovrebbero essere sempre e solo di coloro che effettivamente pubblicano i contenuti. Credo che questa sia una battaglia fondamentale da vincere, altrimenti ci troveremo in un mondo stile “grande fratello” ipotizzato da George Orwell nel suo famoso 1984, dove un’autorità superiore controllerà completamente ogni nostro pensiero, opinione, parola, privandoci di qualsiasi diritto di espressione.

L’indiziato – data originale 29 novembre 2009

indiziatoThriller anomalo, protagonista uno psicologo che collabora con la polizia e che viene poi sospettato di omicidio. Un oscura trama di delitti e vendette, delitti di cui lo psicologo viene a trovarsi invischiato in un crescendo di colpi di scena, depistaggi, dubbi, certezze che si trasformano in bugie. Una prosa scorrevole che ci porta ad indagare l’animo umano alla ricerca di una verità difficile, complessa, al limite del delirio. Un libro che prende dall’inizio alla fine e che si legge tutto d’un fiato. Avvincente.

Il quadrato delle vendetta – data originale 27 novembre 2009

aspeUn giallo anomalo, al posto di un furto, i gioielli vengono sciolti nell’acqua ragia. Si trova un biglietto con un quadrato magico formato dalle parole Rotas Opera Tenet Arepo Sator come firma.
Questa la trama di un’avvincente storia che nasconde oscure vendette, trame misteriose, conti da regolare prima della morte, in un susseguirsi di colpi di scena che portano al tragico epilogo. Complessivamente interessante e scorrevole, un buon giallo di altri tempi che si legge volentieri.

il cromosoma Calcutta – data originale 26 novembre 2009

ccUn affascinante romanzo di fantascienza che riesce a narrare eventi di tre periodi storici condensandoli in uno. Parla di vicende di premi nobel per la medicina e di tre personaggi che in epoche diverse possono essere lo stesso. Parla di un futuro non troppo lontano in cui tutto lo scibile è in rete, le connessioni avvengono in tempo reale e il passato e il presente si mescolano in un intreccio affascinante che tiene avvinti fino alla fine. E’ la storia di un cromosoma, presente in ognuno che nasconde dei misteri insondabili, La storia di personaggi che tramano nell’ombra tirando le fila di una ricerca del significato di quel cromosoma: l’immortalità. Affascinante e spiazzante allo stesso tempo.

Colpo di Stato? – data originale 11 novembre 2009

italiaCoem dice Marco Travaglio in questo video, siamo veramente alla fine dell’Italia. Si tratta più che di una dittatura, si tratta dello smembramento finale del nostro paese da parte dei delinquenti che ci governano, da parte del peggiore di tutti, completamente fuori di testa e incontrollabile. Mi sembra ormai che abbiamo già superato il baratro, siamo oltre il limite del “non ritorno”. L’Italia verrà cancellata dalle carte geografiche, e verrà sostituira da “Mafia”. E tutto questo nella più totale indifferenza e disinteresse della Stampa, di regime e non, e di tutto il popolo italiano. Mi sembra ormai che i delinquenti siano più del 50% della popolazione del paese. Voglio emigrare.

Banda larga: arrivederci al 2011 – data originale 6 novembre 2009

bavaglioLa solita presa in giro del governo. Come detto qui da Punto informatico e qui da Zeusnews, il governo ha magicamente fatto “sparire” gli 800 milioni di euro destinati alla banda larga per diminuire il “digital divide” del nostro paese e promessi a gran voce anche dal ministro Brunetta. Secondo me il governo l’ha sempre saputo che non avrebbe speso questi soldi per la banda larga. Viviamo sotto dittatura mediatica, in un paese “culturalmente” non informatizzato, dove nemmeno i giovani riescono a vedere l’importanza della rete. Figuriamoci le persone più avanti con l’età. Inoltre i nostri politici sanno bene quanto sia difficile governare un paese di persone istruite, informate, critiche. Perciò fanno di tutto per imbavagliare la rete, i blog, e ogni voce di dissenso. Il digital divide in Italia c’è, è un’arma sfruttata dal governo, ci sarà sempre ed è anzi destinato ad aumentare. Per l’esecutivo, l’ignoranza e la disinformazione sono la base del loro potere, figurarsi se investirebbero dei soldi per farla diminuire