a proposito della fine della libertà

vaccaSfruttamento degli esseri umani oltre ogni limite ipotizzabile:
IBM brevetta un magnifico sistema di pubblicità obbligatoria.
Come ci racconta zeusnews,  è stato da poco brevettato questo sistema che ci costringerà a vedere la pubblicità anche nei DVD acquistati o a noleggio, senza possibilità di disabilitarla e con la funzione di avanzamento veloce del lettore DVD disabilitata durante la stessa.
L’alienazione e il massiccio bombardamento da parte dei media sta arrivando veramente alla saturazione.  L’uomo fra un po’ diventerà completamente video dipendente, perderà qualsiasi capacità critica e di ragionamento e  avrà l’unica funzione  di acquistare inutili gadget  proposti dalle major.
Diventerà obeso fuori misura e passerà  la vita davanti ad uno schermo. molto peggio di quanto previsto da Orwell nel suo “grande fratello” in 1984.
Che tristezza

Polizia tedesca battuta da skype – data originale 28 novembre 2007

skypeCome descritto in questo post di Zeusnews, la polizia tedesca non è in grado di decifrare i dati delle telefonate criptate da skype. Secondo il responsabile, essendo i mezzi insufficienti, sarebbe necessario poter usare dei trojan per scansionare gli hard disk dei soggetti sospettati di essere criminali.
In barba a tutte le leggi sulla privacy, il diritto alla riservatezza, alla libera espressione.
Ma rendendo legali i trojan, come ci si deve comportare con gli antivirus e anti spyware progettati per estirparli?
Libertà sempre più un concetto astratto e sempre meno intriso di significato: insomma sembra che ormai sia solo un’opinione.

Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più allegri e più liberi

cartolina_augiasUno splendido saggio autobiografico in difesa della lettura. Perché leggere fa bene, è importante, migliora le nostre capacità. E alle volte anche perché può fare male. Un viaggio un po’ autobiografico dell’autore, attraverso alcune pagine letterarie assolutamente indimenticabili. Dalla giovinezza, dal come è nata in Corrado la passione per la lettura, ai saggi, alla maturità.
Insomma poche ma dense pagine in difesa di una cultura sempre meno “critica”, sommersa dai mass media alienanti come la televisione, i giornali e internet.
Assolutamente da leggere

Il senso di Smilla per la neve

smillaUn libro molto particolare, scritto in modo particolare, di argomento particolare. Mi è piaciuto molto, perché mi ha aperto una finestra su un mondo a me completamente ignoto: quello nordico. Un mondo fatto di ghiccio, di notti e giorni lunghi sei esi, di temperature di 20 gradi sotto zero, di rompi ghiaccio, di solitudine e tenacia.
Notevole la descrizione psicologica dei personaggi, la loro motivazione, i loro fini, le loro paure, la loro avidità. Letteralmente agghiacciante la descrizione di questo mondo, Danimarca, Groenlandia. Notevole la tecnica el flsh back della protagonista che rivive il passato mentre vede il presente, sempre in bilico fra ricordo, fantasia e realtà. La morale alla fine è che non conosciamo nulla degli altri, anche quelli con cui siamo a contatto e con cui crediamo di avere intimità.
L’unico appunto che mi sento di fare riguarda il finale, troppo scontato e lasciato nel vago….

The bourne supremacy – data originale 11 novembre 2007

bourne1Secondo film della trilogia tratta dai libri di Robert Ludlum. Anche in  questo film il protagonista è Matt Damon, ottimo e stolido. La trama è avvincente, il taglio serrato, il montaggio frenetico. Anche in film il protagonista dimostra di essere una spanna sopra gli altri, un agente perfetto, a cui mano a mano sta passando l’amnesia e che pian piano riesce a ricordare il suo passato. Di nuovo per nascondere le operazioni losche della CIA tentano di affibbiargli un omicidio non commesso. Insomma uno 007 moderno, alle prese con l’assurdità del nostro mondo, di come alla fine gli interessi di pochi prevarichino quelli della massa, dei cittadini, di tutti.
Una specie di “il fine giustifica i mezzi”, al quale però il protagonista non si sottomette, ribellandosi.
Complessivamente guardabile, ma che in fondo non aggiunge nulla ai film del genere.

Il diavolo veste prada – data originale 11 novembre 2007

pradaFilm abbastanza insulso e noioso. Notevole come sempre l’interpretazione di Maryl streep, un’attrice veramente come ce ne sono poche. Il resto è assolutamente banale: la trama, la sceneggiatura, i dialoghi. I compiti ipossibili che riesce a portare a termine la nuova segretaria alla fine stufano e sono ripetitivi. Scontato il finale. Parte che non permette all’attrice protagonista di mettere in risalto le proprie qualità, visto che si limita ad andare in giro a fare shopping. La sua trasformazione da bruttina in vamp è decisamente banale: prima un maglione 2 taglie più grande e poi abiti attillati, trucco e tacchi. Anche la descrizione del mondo della moda è parecchio superficiale e la descrizione psicologica dei personaggi lascia a desiderare. Complessivamente un filmetto di Cenerentola moderno potabile.

The bourne identity – data originale 3 novembre 2007

bourneUn tentatiivo non perfettamente riuscito di riportare in voga il genere spionistico degli anni settanta ed ottanta. Trama classica, agente impazzito con amnesia, il tutto tratto da un libro degli anni ottanta di Robert Ludlum, maestro del genere.
Complessivamente il risultato è guardabile, Matt Damon, il protagonista, è credibile nei panni dell’agente senza memoria. Professionale, girato con mestiere, ottime scene d’azione, di cassetta, che in America ed Europa ha fatto il botto. Complessivamente però non convince, non ci si riesce ad immedesimare nel protagonista, non si fa il tifo per lui. Si guarda per le scene d’azione, per vedere come va a finire, anche se i colpi di scena non sono molti e abbastanza prevedibili. Solo per amanti del genere.

Desperado – data originale 3 novembre 2013

desperadoUn classico: la vendetta come tema trainante che permea tutto il film. Film in stile “Tarantino”, che prende un po’ da Gateway, in fuga disperata. Il sotto fondo è il Messico, un paese dove regna la corruzione a livelli che noi ci sognamo.
La droga è il pane quotidiano, la violenza e la morte i giochi dei bambini in strada.
Tutta una sparatoria, tutto un gioco al massacro, dove i pistoleri sembrano usciti da un fumetto, ammazzano trenta nemici senza subire un graffio.
Palesemente splatter, esplosivo, esagerato, impossibile. Un film godibile nella sua incredibilità e nella sua spettacolarità. Trama banale, che si conclude al solito con il duello all’ultimo sangue fra “il buono” e “il cattivo”. Che a differenza di altri film, qui sono la faccia della stessa medaglia. Anche il buono in realtà è cattivo, anche se la sua cattiveria è giustificata dalla vendetta, mentre il cattivo lo è apparentemente senza motivazione. Entrambi però seminano violenza e cadaveri dappertutto. Il finale “buono”, forse delude, perché se anche il buono è “simpatico”, la sua azione è moralmente molto discutibile e avrebbe dovuto morire.