Inferno

InfernoLa produzione di Dan Brown si è ormai stereotipizzata. Dopo Crypto e Il codice Da Vinci pare che l’autore e la sua equipe non abbiano molto altro da dire. Il personaggio di Langdon si è sempre più appiattito, è diventato una macchietta senza spessore, la trama è divenuta banale, la suspance si è azzerata. Il codice Da Vinci aveva avuto successo per il fatto di aver messo in discussione addirittura le fondamenta della Chiesa Cristiana e Cattolica. I libri successivi non sono altro che pretesti per fare cassa, esattamente come succede con i film, dove si raschia il fondo del barile riproponendo le stesse idee in forme diverse all’apparenza ma uguali nella sostanza. Stessa cosa in questo caso: ormai Dan Brown è diventata una fabbrica di denaro. Non mi stupisce che il libro non abbia venduto molto.

 

Giustizia privata

giustizia_privataUn film per palatti grezzi. Buona l’idea tecnologica che sta dietro la vendetta del protagonista, peccato la trama scopiazzata, trita e ritrita. Tema della vendetta personale visto e rivisto in decine di film, a partire dai vari “giustizieri della notte”, all’Ispettore Callahan di “coraggio, fatti ammazzare” e mille altri. L’originalità e la genialità dell’idea di fondo si stempera e annacqua nella piattezza della trama e nella insipida interpretazione degli attori, nomi famosi veramente sprecati. Jamie Foxx non è più quello di “Collateral”, la sua interpretazione sembra quasi annoiata, di routine. Gerard Butler, interpreta il serial killer psicopatico e geniale in modo piatto, superficiale e privo di emozioni,  non freddo e inquietante come avrebbe dovuto. complessivamente un thriller guardabile che spiazza per l’idea di fondo, ma purtroppo lascia anche poco spazio alla riflessione sul bene e il male, la legge e la giustizia, perdendosi in inutili effetti speciali. Un’occasione perduta!

Insomnia

insomniaUn’atipico thriller dell’autore di Memento. Una trama avvincente, anche se lenta. Una splendida ricerca introspettiva del protagonista sul bene e il male, il giusto e lo sbagliato. Un finale tragico, come tutto il film, una riflessione sulla drammaticità della vita, su come semplici azioni possano essere buone o cattive, a seconda del punto di vista. Insomma, per parafrasare Einstein, tutto è relativo. Giusto e sbagliato sono solo punti di vista. Non esistono in assoluto. Splendida interpretazione di AlPacino, sopra le righe come ci ha abituato, ma intensisissimo e tormentato. Altrettanto grande Robin Williams che inizia a divertirsi nel ruolo del cattivo psicopatico che si trova per sbaglio dalla parte sbagliata della legge e causa le circostanze prende la strada del male. Ottima anche Hilary swank. Ricorda un po’ lo stile “dannato”, crudo e introspettivo del regista di Mystic River, Clint Eastwood. Bello

 

Catch44

c44 Un film d’azione indipendente del 2011 con una travagliata storia per realizzarlo. Dal cambio degli attori in corso d’opera alle difficoltà economiche. La trama è molto tarantiniana. Il sangue gronda a fiumi. I personaggi sono più o meno tutti dei delinquenti, più o meno cattivi, a seconda dei punti di vista e sono presenti tutti i cliché del genere splatter. Si va dal serial killer freddo, spietato e psicopatico Forest Withaker, al super cattivo Bruce Willis, alle varie interpreti delle ragazze cattive e dannate. Ovviamente il film termina come ci si aspetterebbe con il più classico dei massacri. Caratteristica del film è una serie di flashback raccontati dalle ragazze cattive. Splendida anche la progressione verso le morti in serie. Molto particolare nella realizzazione, inquietante e affascinante allo stesso tempo: un calssico bello e dannato.

 

Pretty Princess

PrettyPrincessLa classica fiaba impossibile, con lieto fine in stile disney per tutta la famiglia. Storia del brutto anatroccolo che scopre di essere una bellissima principessa. Una parte già vista fare a Anne Hathaway in film come il diavolo veste prada o similari. Julie Andrews irriconoscibile nella parte della regina madre. Hector Elizondo un po’ fuori parte come autista, capo della sicurezza e amante della regina. Trama assolutamente già vista un sacco di volte. Sceneggiatura banale. film in sostanza inutile, adatto a tutti i palati grezzi e alle famiglie annoiate. Sconsigliato

Apocalypse now

apocalypse_nowUn film allucinante e allucinato sull’inutilità della violenza, sulla follia umana, sulla cattiveria e sull’animalità. Sull’incomprensione, la non accettazione, il rifiuto di tutto ciò che è diverso e non si comprende. La paura la fa da padrona. Il ritmo è lento e psichedelico. Gli attori sono grandissimi, la trama si stempera nella psichedelicità della narrazione. Il tempo si dilata, non sembra avere un inizio o una fine: esiste solo follia, dolore, allucinazione, paura. E’ la dimostrazione di quanto la razza umana sia la peggior specie animale del pianeta, di come si comporti esattamente come un virus, distruggendo tutto ciò che incontra: l’ambiente, i nemici, le altre specie, perfino i propri simili. Gli attori gongolano alla grande, gigioneggiano come Dennis Hopper nella parte del fotografo pazzo, o Marlon Brando nella parte del folle colonnello impazzito che tutti vogliono eliminare. Un film necessariamente inconcludente, senza remore morali o freni inibitori: un elogio alla follia pura, cruda, allucinata e spietata. Da collezione se non altro per comprendere la follia umana e l’inutilità della violenza, della guerra, del rifiuto, della paura.

 

Codice Genesi

cg Un film post apocalittico, ambientato in un possibile futuro, 30 anni dopo la terza guerra mondiale. Al di là delle scontate scene di desolazione e distruzione, con città fantasma, strade interrotte, relitti e carcasse di auto e case dappertutto, questo film propone una trama diversa: quella dell’eroe per missione. Danzel Washington infatti interpreta una specie di messia che vuole portare l’ultimo esemplare della bibbia in un centro per la diffusione della cultura, andata persa dopo la guerra, causa volontaria distruzione di tutti i libri. E’ un guerriero in missione per conto di Dio e come tale nulla e nessuno lo possono fermare o ostacolare. La sua missione viene prima di tutto, a scapito di chiunque gli ostacoli il cammino. E’ un film difficile, è una descrizione di un mondo post atomico desolato, governato da bande di delinquenti che si uccidono l’un l’altro per un po’ d’acqua o senza motivo. Una descrizione selvaggia e disumana, ma non tanto implausibile, su un possibile futuro che ci potrebbe aspettare di qui a breve, fintanto che esisteranno armi nucleari sul pianeta terra. Intenso e crudele. Un ottimo Gary Oldman che interpreta, come ormai quasi sempre, il cattivo di turno.