La rete ombra

Un romanzo in forma di racconto lungo a tema hacking. Sullo sfondo di una Milano appena percepibile e descritta con poche pennellate si svolge una storia di stalking, hacking, spionaggio governativo e industriale, omicidio. L’autore si sofferma poco su descrizioni ed emozioni, psicologia dei personaggi e credibilità della narrazione, concentrandosi soprattutto sull’aspetto tecnico informatico della storia. Una trama molto affascinante, peccato non sorretta da una scrittura all’altezza, carente sotto molti punti di vista, che non riesce a catturare e risucchiare il lettore nel mondo tecnologico in cui la storia si snoda. Complessivamente un buon libro con una trama interessante: se fosse stato scritto meglio sarebbe potuto essere un best-seller.

Vice

Un film di fantascienza di serie z, una trama ridicola che copia le idee da  “il mondo dei robot”, senza aggiungere nulla di originale. Sceneggiatura pessima e appena abbozzata. Personaggi senza spessore, effetti visivi poveri, attori che recitano peggio dei robot. La bruttisima copia di altri film del genere declinata ad un pubblico di decerebrati. Definirlo pessimo è poco. Non vale nemmeno il costo della pellicola. Triste vedere Bruce Willis prestarsi a una porcheria del genere. Molto meno che inguardabile e inutile: dannoso. Per parafrasare Fantozzi: “una cagata pazzesca!” Assolutamente da evitare.

Self/less

Un fantathriller come molti altri, basato su una trama già vista: il desiderio umano di ringiovanire. Lo scienziato di turno per fare soldi offre ai ricchi la possibilità di trasferire la propria mente in corpi giovani creati in laboratorio. Peccato che non sia così e lo scoprirà il protagonista a proprie spese. Buoni gli effetti speciali al servizio della storia. La sceneggiatura non è un capolavoro ma regge abbastanza fino al finale forse un po’ troppo scontato e politically correct. Passabile

#cybercrime

#Cybercrime. Attacchi globali, conseguenze locali

Un saggio tecnico divulgativo che racconta alcuni dei casi di intrusione informatica accaduti recentemente. Scritto da una dei pochi giornalisti tecnici italiani competenti, informati e attenti sul cybercrime. E’ frutto di un meticoloso e approfondito studio dei casi narrati, corroborato anche da interviste personali fatte dall’autrice ad alcuni hacker più o meno noti. Come sempre Carola riesce a descrivere in maniera chiara e precisa una materia poco conosciuta e spesso ostica, usando un linguaggio tecnico e puntuale ma anche semplice e comprensibile, permettendo anche al pubblico generalista di capire gli accadimenti e le relative conseguenze. Sono molto interessanti sia le spiegazioni tecniche che le conclusioni cui l’autrice giunge mostrando come spesso la stampa generalista tenda ad enfattizzare e a descrivere questi fatti in modo sensazionalistico, distorcendo la realtà al solo scopo di attirare l’attenzione del massimo numero possibile di lettori, facendo spesso pessima e falsa informazione. Esemplare viceversa il modo rigoroso cui tratta questi argomenti l’autrice, traendone un saggio tecnico di facile lettura e comprensione.

Chew-9 trilogia: cerberus, egemona, profondo alpha

 

 

 

 

Un racconto lungo diviso in tre libri, una storia fantascientifica molto accattivante, dell’autrice di Fiori sopra l’inferno e ninfa dormiente. Ilaria Tuti si cimenta con la fantascienza. Il racconto non giunge alle vette dei suoi romanzi successivi, ma è ben scritto, ottimamente costruito e l’ambientazione distopica e futuribile è decisamente realistica e credibile. Già si vede la capacità ell’autrice di risucchiare il lettore nel suo mondo di fantasia in cui si mescolano umani e androidi, personaggi saggi e naif in una trama che si snoda senza incertezze o tentennamenti. Un’ottima opera di una scrittrice ancora acerba, ma già molto promettente. Molto interessante.

Safe house: nessuno è al sicuro

Una classica spy story in cui nessuno è ciò che sembra e tutti tradiscono tutti. Attori di spessore per un film tutto sommato abbastanza banale. C’è l’agente integerrimo, il falso traditore che si vuole redimenre, il capo corrotto, ecc. Finale telefonato e scontato. Appena sufficiente