Drive

Uno dei tanti film su piloti che per arrotondare fanno da autisti a rapinatori. Non aggiunge granché al genere, le scene di inseguienti sono dozzinali, i personaggi stereotipati di nessun profilo psicologico non contribuiscono a dare originalità ad una trama scaontata, con il protagonista che per proteggere la vicina di casa, baciata solamente una volta,  si caccia in una serie di guai senza fine. Unica differenza rispetto ad altri road movie: protagonista seriamente ferito si dilegua nella notte verso ignota destinazione. Abbastanza noioso e scontato.

Nemici per la pelle

Un film insulso, una trama banale, segno evidente della crisi creativa degli sceneggiatori. Effetti speciali non credibili, ripetitivi e alla lunga noiosi. Attori ridicoli, personaggi non degni di essere presenti nemmeno in un fumetto. Insomma un film tutto sommato inutile.
Il racconto è privo di inventiva, e a parte l’idea fantascientifica di fare dei gioielli simili a diamnti neri con l’uranio, per contrabbandarlo facilmente senza destare sospetti, il resto è un non senso di arti marziali, inseguimenti, musica rap.

 

Inception

Leonardo di Caprio è il protagonista di un film fantascientifico nel quale interpreta un “estrattore”, un agente che entra nei sogni altrui, pilotandoli in modo da carpire loro delle informazioni. Ora la nuova missione è diversa: deve innestare un’idea ad una persona, in modo che essa pensi di averla avuta spontaneamente. Per farlo oltre ad entrare nel sogno dell’obbiettivo, deve scendere di due livelli, facendolo sognare dentro al primo sogno e facendolo nuovamente sognare dentro il secondo sogno, innestandogli quindi l’idea, che uscendo dai tre livelli di sogno, apparirà alla vittima com spontanea. in mezzo a mille peripezie e a imprevisti onirici, grazie all’aiuto del suo team porta a compimento la missione impossibile. Gli effetti speciali sono eccezionali, al servizio dei mondi onirici creati dal protagonista nelle menti delle vittime entrando nei loro sogni. La trama a incastro, seppure complicata, ha una logica a livelli lineare con sufficienti colpi di scena e adrenalina per tenere incollato lo spettatore fino alla fine.

L’esecutore

Secondo romanzo della coppia svedese che ha scalzato dalla cima della classifica svedese dei libri più venduti la trilogia millennium di Larsen. Scritto molto meglio rispetto al precedente, con un minore uso di avverbi inutilmente pesanti e poco azzeccati, con una trama più logica e lineare, con meno suspense, gli autori riescono a creare un giallo avvincente e interessante, dando inizio alla saga del commissario Joona Linna, finlandese naturalizzato a Stoccolma. Le descrizioni sono più incisive, i personaggi sono meglio delineati rispetto al precedente romanzo e contribuiscono a renderlo un successo internazionale. Complessivamente scorrevole e abbastanza coinvolgente di lettura piacevole