Cul-de-sac
Terzo romanzo di Alberto Custerlina, scrittore triestino molto apprezzato. Stile duro e crudo, capitoli brevi, scene pennellate in uno stile personale particolare, rapido, incisivo, forte. Un intreccio di trame e di storie che convergono parallele in un finale tragico, ma aperto ad una possibile continuazione futura. Si tratta di un’opera che in parte riprende alcuni temi e alcuni personaggi del precedente “Mano nera”. Belle le ambientazioni: una Trieste particolare, quella dei trafficanti, dei banchieri corrotti, dei criminali in un clima invernale insolitamente freddo. Una Trieste sconosciuta ai più, quella periferica, fatta di vecchi magazzini e capannoni industriali ormai abbandonati e vuoti. Zagabria capitale della Croazia vista anch’essa dal punto di vista dei personaggi “cattivi” del romanzo. Malta, covo di un vecchio trafficante russo. Una trama “calda”, storie parallele di killer, trafficanti, assassini ed ex poliziotti che si intreccia in un finale di suspance, sangue e morte. Personaggi forti, con le loro motivazioni, le loro storie e le loro idiosincrasie e contraddizioni: una fra tutte la killer donna, religiosa a modo proprio, che per conto dell’agenzia uccide senza pietà. Molto intrigante, di facile lettura, anche se di genere “forte”