Un altro splendido thriller di Hennink Mankell sulle avventure del commissario Wallander, un’altra indagine “impossibile”, in un crescendo di violenza, animalità, depravazione, follia sempre più comuni nella nostra società anche in paesi considerati tranquilli come la Svezia. Una splendida descrizione di un paese nordico con le sue bellezze, le sue stranezze, le sue abitudini, i suoi scheletri nell’armadio. Una descrizione altrettanto calzante per tutti i paesi, che ormai la globalizzazione sta omogeneizzando in un’unica realta multi etnica, multi razziale, dove la diversità, l’intolleranza per il diverso stanno sempre più dilagando e cotagiando tutti, in una escaletion di violenza e follia che non sappiamo dove ci porterà, tutto a causa dell’avidità, della mancanza di scrupoli, della depravazione di un gruppo di delinquenti al potere, politici avidi e corrotti, egoisti a dismisura.
E’ la descrizione di una battaglia imapri fra “i buoni” e “i cattivi”, un’estenuante lotta fra bene e male, in cui il male è ovunque, senza confini, senza regole, senza movente, solo orrore, follia, odio, vendetta, avidità; un mondo dove i buoni sono sempre meno e stanno soccombendo in questa durissima lotta. Il commissario Wallander si erge a paladino di questo sparuto gruppo di eroi, usan le sue doti e le sue capacità per risolvere un caso apparentemente irrisolvibile. Oltre all’indagine sono descritti e delineati molto accuratamente i vari personaggi, gli agenti della squadra investigativa, le loro motivazioni, lo psicologo chiamato di rinforzo, il killer pazzo. Hankell ci fornisce anche una splendida descrizione del suo pese, delle sue piccole città, delle sue comunità. Un altro capolavoro del geniale giallisa.