Diabolik: Ginko all’attacco
Secondo film dedicato al notissimo personaggio dei fumetti della Astorina. Pochissimi miglioramenti rispetto al precedente. Evidentemente il budget è rimasto basso. Miriam Leone è una bellissima donna, ma non ha la possibilità di dimostrare le proprie doti di attrice in questo film carente sotto molteplici punti di vista. Primo fra tutti la totale mancanza di dialogo fra Diabolik ed Eva. Nessun risalto alla loro storia d’amore, perno di tutta la serie di fumetti. Effetti speciali praticamente inesistenti, come nel film precedente. Non viene nemmeno modificato il colore degli interni della Jaguar di diabolik, evidentemente per non rovinare l’auto noleggiata. La sostituzione dell’interprete di diabolik, il cui precedente era veramente pessimo, non migliora di molto le cose. La trama rimane banale e superficiale. I passaggi segreti e i trucchi usati sono una pallida imitazione degli originali. I poliziotti sono delle caricature tragi-comiche. Sostanzialmente inguardabile come il precedente. Peccato aver perso così un’altra occasione di trasporre un fumetto di successo in ambito cinematografico, facendo una specie di parodia, che non viene salvata dalla sola bellezza della protagonista e dalla discreta interpretazione dell’ispettore Ginko. Perfino Monica Bellucci che interpreta Altea di Vallenberg è l’ombra di sé stessa. Pessimo.