Classico film fumettone Marvel. La trama è interessante perché racconta la storia delle origini di Black widow, Natasha Romanoff, mostrando altri aspetti dell’universo Marvel. E’ ache una spy story: c’è il kgb, l’addestramento subito nella famosa “camera rossa”, i motivi per cui partecipò al progetto black widow e divenne una delle più terribili sicarie russe. E’ un film interessante per le tematiche affrontate: famiglia, valori, patria, addestramento, addirittura l’isterectomia cui sono costrette le black widow e perché non mancano le parti comiche e divertenti, rendendolo bilanciato. Particolarmente riuscita la descrizione del rapporto con la sorella, vedova nera anche lei, simile nel combattimento e nelle pose, ma di carattere opposto. E anche il personaggio del padre, Red gurdian, è molto azzeccato e ben riuscito, famoso guerriero russo potenziato finito in disgrazie. Tutti gli attori recitano bene e sono adatti alla parte che interpretano. Il cattivo di turno è altrettanto azzeccato, con il potere di replicare i poteri degli altri. Come in tutti gli altri film, vengono un po’ cambiate le storie originali dei fumetti. Esageratamente cattivo il capo dei cattivi, che controlla e maltratta tutte le vedove, dimostrando sadismo e cattiveria ineguagliabile. Esagerate come sempre le scene action, con effetti speciali pazzeschi, inseguimenti mozzafiato, esplosioni di tutti i tipi e una vedova nera praticamente indistruttibile che cade da altezze pazzesche e palazzi in fiamme facendosi solo qualche livido. Finale scontato politically correct. Non un capolavoro ma certamente un bel film.