Nebbia rossa – data originale 24 aprile 2012

Un legal-thriller tutto sommato abbastanza “classico”. La protagonista, medico forense, è la solita Key Scarpetta, vista già in altre avventure della stessa autrice. La trama è relativamente complessa, i personaggi ben delineati nelle loro caratteristiche salienti. Molto approfondita la spiegazione sui veleni, i sintomi, le possibili cause di avvelenamento e morte, come ci ha sempre abituato la Cornwell. Interessante la pennellata descrittiva del profondo sud americano, le immagini che evocano le descrizioni, il clima caldo, umido e le piogge quasi tropicali.

Le morti sono tutte misteriose e apparentemente inspiegabili, la ricerca del serial killer una lotta contro il tempo per la sopravvivenza di tutti. Ben scritto.

Il simbolo perduto – data originale 19 aprile 2012

Deludente. Una avventura che si svolge in una notte, come sempre con il rischio della fine del mondo come posta in gioco. Il solito protagonista, che in modo ingenuo si fa attrarre in una trappola banale. Un sacco di colpi di scena e di efferatie torture e omicidi. Una trama però troppo incredibile e improbabile, gli eventi slegati fra loro, un’ingenuità dei protagonisti eccessiva. Dan forse sfrutta la fama del suo nome per scrivere un libro in fretta, forse facendo meno ricerche sul campo e revisionandolo male. Sconsigliato

Millennium: uomini che odiano le donne – data originale 10 aprile 2012

Remake Hollywoodiano di un film svedese tratto dal primo libro della famosa trilogia millennium di Stieg Larssonn. A parte l’eccezionale interpretazione dell’attrice che impersona Lisbeth Salander, il resto del film è assolutamente inutile. A partire dalla scelta di attori belli, alti, biondi, ma completamente fuori parte, per continuare con la scelta poco di felice di non rispettare completamente il romanzo, rendendo la trama di difficile comprensione a chi non lo ha letto, per finire col fatto che il film è parecchio noioso, cervellotico, privo di verve. D’altronde l’opera di Larssen forse non si prestva a un film Hollywodiano, il risultato è stato di fare un film peggiore dell’originale svedese, forse non brillante e con attori non professionisti, ma decisamente fedele al libro e molto più godibile. Bocciato su tutti i fronti.

4 ore a settimana – data originale 6 aprile 2012

L’autore, Timothy Ferriss è  ex campione mondiale di tango e nazionale di kickboxing, ha fattol’amministratore delegato di un’azienda di integratori alimentari e mille altri lavori,  guadagnano 10 volte di più, lavorando 10 volte meno. il suo libro, tradotto in più di 36 lingu, spiega come ottenere il massimo col minimo sforzo, eliminando le cose inutili, gli sprechi di tempo e ottimizzando la propria giornata, in modo da valorizzare il proprio tempo, averne di più libero, delegando agli altri le attività noiose e ripetitive. Semplicemente geniale