Film onesto, sequel scolastico del capolavoro di Ridley Scott del 1982. Si tratta di un’opera valida, che ha la sfortuna di essere il seguito di un capolavoro per cui l’aspettativa è enorme. Esce decisamente sconfitto dall’inevitabile confronto con l’illustre precedente. Non ci sono nuove particolari idee, sviluppi tecnologici o narrativi. La trama è la naturale continuazione di quella del precedente film. Autori e sceneggiatori non si sono sprecati particolarmente per aggiungere novità o cambiamenti. Da un seguito ambientato più di trent’anni dopo ci si sarebbe come minimo aspettati un’evoluzione tecnologica, che già nell’epoca nostra è velocissima, invece sembra tutto esattamente uguale al film precedente. Gli effetti speciali sono migliori, grazie al miglioramento della tecnologia, ma rimane incredibile vedere auto che volano usare i tergicristalli identici a quelli attuali per pulire il parabrezza. Segno che ormai la fantasia e le buone idee non ci sono più, ma si tende a copiare, riciclare e sfruttare tutto il possibile del film precedente. Anche le armi non sembrano molto più moderne. I dialoghi sono da fumetto e nettamente peggiori degli originali. Le atmosfere cupe e piovose sono praticamente le stesse e anche in esse il nuovo regista non mette nulla di personale, non riuscendo a dare una sua impronta né narrativa né visiva. Il mondo di Ridley Scott è rimasto praticamente identico. Deludente anche la colonna sonora, non all’altezza di quelle di Vangelis, vero punto di forza del precedente film. Insomma a me è sembrata una classica americanata. Il giudizio però sarebbe diverso e migliore se non fosse il seguito di un capolavoro. Essendolo però gli autori e i produttori avrebbero dovuto sforzarsi maggiormente e non “vivere di rendita” come invece hanno fatto.