The interpreter – data originale 20 maggio 2006

theintUn film veramente stupendo. Ben scritto, ben girato, ben interpretato, che riesce a delineare almeno la psicologia dei personaggi principali. Mette in risalto la drammaticità della vita, la fugacità degli incontri, l’impossibilità degli amori, il doppiogiochismo di tutti i paesi, quelli definiti “buoni” e quelli definiti “cattivi”. Dimostra che l’uomo purtroppo dalla storia non riesce ad imparare assolutamente niente e ripete sempre i medesimi errori amplificati dalla tecnologia che permette un controllo di massa sempre più sottile e capillare e permette uno sterminio sempre più vasto e incontrollato. Come nel film “i tre giorni del condor” Sydney riesce ad esprimere il dolore umano, i drammi dei personaggi, ci fa capire come alla fine siamo tutti uguali, anche se con esperienze di vita diverse, abbiamo tutti i nostri scheletri nell’armadio, dobbiamo convivere con il nostro passato e il nostro karma. Come disse Ungaretti: si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Un capolavoro.