Repo Men

rmUn film di fantascienza che parte da un’idea non certo nuova: vendita di organi artificiali da parte di una multinazionale. Chi non se li può permettere paga a rate. Se non riesce a pagare l’azienda se li riprende. Chi se ne occupa sono appunto i repomen, che senza tante storie scarnificano l’insolvente recuperando l’organo artificiale. Il film non si discosta molto dalla realtà attuale sulle case farmaceutiche che ci usano tutti come cavie e fonte di reddito, curandoci senza mai guarirci per crearsi un reddito a vita. A parte gli effetti speciali splatter del prelievo degli organi e l’ironico e voluto riferimento alla realtà, per il resto il film non dice nulla di nuovo. Appena passabile, gli attori sono sopra le righe e Forest Whitaker è veramente sprecato nella parte della spalla del protagonista.

micro

micro Un thriller fantascientifico come altri dell’autore di Jurassic park. Pubblicato postumo e completato da riccardo Preston. L’idea di partenza non è originalissima ma sviluppata molto bene. L’utore riesce a farci entrare realmnente nel micro mondo che ci circonda e che normalmente non vediamo, tramite l’espediente del rimpicciolimento, già visto in motli film di fantascienza come Viaggio allucinante e simili. La trama è avvincente e cattura il lettore fin dalle prime pagine, immergendolo a 360 gradi in un mondo misterioso, invisibile e affascinante. Con magistrale abilità riesce a descrivere odori, sapori e immagini di incredibile bellezza e realismo, frutto di un meticoloso e immane lavoro di ricerca e di una fantasia fervida e vivace. I personaggi non sono tratteggiati in modo molto approfondito, salvo quelli principali, permettendo così al lettore di apprezzare l’aspetto fantastico del micro mondo senza appesantire la lettura. L’unico neo della pubblicazione postuma forse è il finale, in cui lo stile di scrittura cambia in modo rimarchevole, segno evidente dell’autore che lo ha completato. E’ comunque apprezzabile lo sforzo editoriale per pubblicare un’opera bellissima che altrimenti sarebbe rimasta in un cassetto o nella fantasia dell’autore morto. Consigliato anche ai non fan dei fanta thriller

L’isola perduta

ipUn thriller un po’ atipico. Si svolge in mezzo all’oceano, che la fa da protagonista. Un’isola misteriosa, piena di relitti nasconde un terribile segreto, svelato durante il racconto. L’idea delle creature misteriose e sconosciute, cattive dal nostro punto di vista, ma in fondo facenti solamente parte della natura e in lotta per sopravvivere, non è una novità. Non è una novità nemmeno il thriller di sopravvivenza in un mondo ostile. Particolare rimane comunque la trama ben congegnata, notevoli le descrizioni. Forse ci sono un po’ troppi personaggi, e la tecnica di passare dal punto di vista di uno a quello dell’altro nei vari capitoli crea un po’ di confusione. L’utore cerca comunque di rendere chiara la storia e giustificare le azioni dei personaggi tramite dei flashback esplicativi sulle loro motivazioni. Non di facilissima lettura, ma piacevole. Forse un po’ scontata la fine dove prevale la natura umana di sterminare tutto ciò che non conosce o comprende. Complessivamente buono lo stile e la descrizione dei personaggi, anche se non troppo approfondita. Utilizza in qualche modo delle tecniche classiche dei film di sopravvivenza in un mondo ostile popolato da creature famelice e sfrutta quella dei flashback. Decisamente ben scritto

Doomsday

doomsdayUn film d’azione così trash e di serie z da risultare piacevole. Copia un po’ da tutti i capisaldi del genere action, in quella che potrebbe essere anche interpretata come un omaggio ai grandi autori e registi. Non si tratta solo di ispirazione ma proprio copiatura addirittura di alcune scene, che siano di inseguimenti, combattimenti o uccisioni. E’ un condensato dei film del genere post-atomico, horror, zombie, fuga da New York e simili. Nella sua totale macanza di idee originali, di una trama, crea un’eroina post-atomica indistruttibile, facendo la parodia alla Mila Jovovich di Resident Evil e al Mel Gibson di interceptor2, fra gli altri, rendendo così il tutto credibile e godibile, dando un ritmo sostenuto che scaccia la noia. Guardabile

Crashers

crashersTrama interessante e avvincente, ottimi approfondimenti tecnici, peccato non sia scritto bente. In parecchi punti lo scrittore mette in bocca dialoghi e pensieri propri ai personaggi, rendendoli poco credibili. Ci sono alcuni svarioni, che forse possono essere dovuti anche ad una traduzione affrettata e poco precisa, ma che evidenziano la poca cura editoriale e forse anche la fretta dell’autore. La trama ha poi alcune evidenti inverosimiglianze, in particolare l’atterraggio del Jet in autostrada ha dell’incredibile. Quello però che trovo esagerato è il fatto del decollo dopo l’atterraggio di emergenza, dimenticando che il carburante era appena sufficiente per portare a termine i test prefissati e non poteva certo bastare per volare in un’altra località, senza contare che dopo un atterraggio di emergenza il decollo di un aereo diventa impossibile e tra l’altro con tutti i mezzi dei soccorritori intorno. Decisamente un espediente gratuito da film d’azione di serie b che rovinano inutilmente un thriller altrimenti bello. Per lettori di bocca buona

8 mm

8mm L’idea della denuncia del fenomeno dei film snuff era buona, peccato che sia stata sprecata da un film con una trama insulsa e inverosimile. I personaggi sono privi di spessore e motivazione: sembrano usciti da un fumetto. Gli attori sono fuori parte e sprecati da una regia piatta e scialba. Nicolas Cage decisamente recita sopra le righe senza convinzione. Decisamente un film inguardabile. peccato perché l’idea di partenza era interessante.

Il budda, Gheof e io

IlBuddaGeIo

Interessante diario della vita di un inglese che entra in contatto con il buddismo di Nichiren Daishonin tramite alcuni praticanti che lo portano a riflettere sul significato della vita, sulle scelte che ha fatto, su quelle da fare, sul significato della pratica buddista. Un libro ben scritto, che tramite gli incontri effettuati dal protagonista, porta il lettore a riflettere sulla propria vita, la relazione con gli altri e l’ambiente, facendogli comprendere come siano un tutt’uno. Le persone incontrate dal protagonista e le situazioni vissute sono degli ulteriori spunti di riflessione sul significato della vita. Consigliato anche a chi non è interessato al buddismo

La notte della paura

lanotteUna splendida selezione di racconti thriller del mago del genere, Jeffery Deaver. Ottima miscela di dialoghi e narrazione, trame avvincenti, colpi di scena: nulla è quello che sembra, e sempre il lettore viene sorpreso con il finale di ciascun racconto, che non è il classico colpo di scena, ma l’avverarsi dell’impossibile. Possiamo considerare a tutti gli effetti Deaver il degno erede di scrittori quali Edgar Allan Poe e altri. Un vero maestro che non delude mai.