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Un film bellissimo su un tema attuale, inquietante, reale. Una storia terribile che può accadere a chiunque in qualsiasi momento. Attori sempre in parte, soprattutto la protagonista, Liana Liberato, che riesce a rendere il dramma vissuto senza calcare la mano e senza eccessi. Una delle migliori interpretazioni di Cleve Owen. Tutti al servizio del racconto, diretti in modo impeccabile. L’argomento viene affrontato in modo neutro, senza giudizi e pregiudizi, senza falsi moralismi o critiche. Racconta semplicemente una storia possibile, attuale, reale, inquietante. Racconta di come la vivono la protagonista, i genitori, il fratello, i compagni di scuola della ragazza. Descrive come la ragazza piano piano si rende conto di quello che le è capitato e di come lo vive, della forza d’animo con cui riesce ad affrontare il trauma, accettando l’umanità di suo padre con le sue debolezze e la sua incapacità di rendersi conto di quello che stava accadendo. Riesce perfino a terminare in modo originale e spiazzante. Assolutamente da guardare, triste pensare che da noi film così non passino nemmeno al cinema ma si debba aspettare che arrivino in televisione, mentre invece cavolate da botteghino come i cinepanettoni restino in classifica per mesi. Che sia un segno della maturità e del cinismo della popolazione italiana? Triste pensarlo.