il sicario

Una godibile rivistazione del “giustiziere della notte”, con contorno il narcotraffico messicano, al posto della tentacolare città di new York. Al posto di Charles Bronson troviamo Benicio del Toro. La trama è molto simile, una persona normale si trasforma in spietato killer al soldo della CIA, perché il trafficante del cartello di turno gli ha sterminato la famiglia. Oltre che al servizio della legge, l’uomo è in cerca di una spietata vendetta. Il film fornisce un descrizione dell’operato della CIA su suolo americano, nella zona grigia della legalità, contro i cartelli messicani del narcotraffico, non aggiungendo molto a quanto visto in altri film. Il tema della vendetta e della giustizia sono affrontati in modo superficiale coinvolgendo anche persone finora integerrime, come un’ingenua agente dell’FBI coinvolta, interpretata da emily Blunt, per dare una parvenza di legalità alla missione. Più truculento del giustiziere della notto, rimane comunque un film godibile, che lascia l’amaro in bocca al pensiero di come facilmente la legalità venga sacrificata in nome di risultati e vendetta.

Monnalisa cyberpunk

E’ il terzo volume della trilogia sprawl di William Gibson. Si tratta di uno dei primi esempi del filone narrativo cyberphunk. E’ la narrazione di un mondo dominato dalla corruzione e dal superpotere scientifico, in cui un piccolo gruppo di ribelli e pirati del ciberspazio sfida il potere tecnocratico e la legge spietata della potentissima Yakuza. Si tratta di un romanzo brillante e cinico che anticipa un drammatico futuro prossimo a realizzarsi. La scrittura ha un ritmo sincopato e allucinato, in costante bilico fra mondo reale e mondo cyber. Un precursore di quello che potrebbe essere il nostro futuro, dominato dai social network e dalla realtà virtuale tipo Meta. In pratica è la descrizione di una società distopica, esattamente come sta diventando la nostra, completamente dipendente da tecnologie all’avanguardia ma contemporaneamente molto fragili, verso le quali stiamo basando tutto il nostro sistema di vita, con tutti i rischi connessi e l’accelerazione di problemi sociali grandissimi, cui il nostro organismo biologico fa molta fatica ad adattarsi. Consigliato

Il porto delle anime

Un romanzo affascinante, onirico, diverso dai soliti thriller, ambientato nell’aldià subito dopo la morte. Una lotta feroce per il ritorno alla vita di anime non morte. Una storia di corruzione, intrighi e imbrogli nell’area fra le vite, che non è per nulla diversa dalla realtà quotidiana, dove bene e male combattono senza sosta per una giustizia utopica. Una metafora del nostro mondo? Forse. Comunque fa riflettere sul significato della vita terrena, su cosa conti veramente, sugli affetti, l’amicizia, i valori umani, la crudeltà, l’egoismo, il materialismo. Una scrittura intensa, immagini oniriche, sempre a cavallo fra realtà e immaginazione, fra vita e morte, fra sogno e realtà, fra lucidità e follia. I personaggi sono ben delineati, coraggiosi, non si arrendono mai. La protagonista, eroina ex militare tostissima, ci risucchia immediatamente in questo misterioso mondo oltre la morte. Ben scritto ed avvincente, scorrevole al punto giusto ci fa dubitare di tutto e di tutti, della realtà in cui crediamo di vivere, facendoci vedere che forse alla fine è tutta solamente una grande illusione, un sogno. Fuori dagli schemi delle storie tradizionali, ma molto piacevole alla lettura e molto interessante per le domande che pone, più che le risposte che fornisce.