Vacanze intelligenti alternative: Auschwitz
Appena rientrato da un tour ad Auschwitz, con tappe a Vienna, Cracovia e Budapest.
La prima tappa a Vienna è stata interessante, abbiamo soggiornato in un appartamento in 4 spendendo solo 65€, situato abbastanza vicino al centro. Visita alla cattedrale e circondario.
La città è molto conosciuta, con una spesa relativamente modesta per la metropolitana siamo giunti al centro molto rapidamente.
Mangiato bene e visitato la piazza, notando che purtroppo anche qui è stata permessa una deturpazione edilizia con l’accostamento di palazzi dall’architettura classica e quelli moderni in vetro e cemento. Peccato.
Tappa successiva a Cracovia. Città bellissima con uno stupendo centro storico, monumenti splendidi, la presenza di carrozze per fare escursioni nei dintorni. Archittetura splendida. Unico neo la presenza di lavori stradali in agosto, che hanno impedito di muoversi liberamente in macchina.
Tappa successiva il campo di concentramento di Auschwitz. Luogo tetro purtroppo diventato un museo e un business turistico, in barba alla memoria storica dell’olocausto.
Siamo quindi andati in visita al campo di Birkenau (Auschwitz 2)
Qui invece si è voluto preservare nei limiti del possibile la memoria storica di quanto compiuto dai nazisti. Atmosfera abbastanza terrificante, intrisa di sofferenza e dolore.
complessivamente una visita molto interessante, forse di durata troppo breve, ma sufficiente a comprendere l’immenso dolore causato da un popolo razzista ai propri nemici, diversi per razza, etnia, ideologia politica e secondo Hitler non degni di vivere. Un’esperienza toccante che fa riflettere su quello che Primo Levi e Hanna Hardant hanno scritto nelle loro testimonianze. La banalità del male è così terrificante che va sempre tenuta nella memoria, per ricordarci l’ammonimento dell’autore di “se questo è un uomo”: il male può ritornare.