The R document

Un thriller che parla di una cospirazione per eliminare il Bill of Rights negli Stati Uniti. Scritto negli anni settanta in un inglese chiaro e comprensibile, affascina perché mostra come da sempre il mondo della politica americana è stato soggetto a lobby, cospirazioni, lotte intestine per il potere ed il controllo della popolazione. Rispetto ad ora cambiano solamente i mezzi, le tecniche e le tecnologie usate. Come per ogni thriller che si rispetti e political correct, l’eroe deve affrontare grandissime difficoltà, combattere contro ogni ogni genere di pericolo, per salvare la libertà e i diritti dei cittadini all’ultimo minuto utile. Un classico del genere.

Manuale di sopravvivenza per esseri umani che si sentono alieni

E’ un bellissimo saggio del giornalista indipendente e libero pensatore Matteo Gracis che descrive in modo realistico e senza peli sulla lingua lo stato di decadenza in cui è sprofondata l’Italia in seguito alle politiche degli ultimi anni e in particolare a causa della disastrosa gestione della “pandemia” di COVID-19. Usa uno stile chiaro e semplice per far comprendere a tutti con esempi lampanti come nel nostro paese ci siano molte cose che non vanno. Stimola il lettore a ragionare con la propria testa, ad informarsi in maniera obiettiva selezionando le fonti e smettendo di accettare per oro colato tutte le fake news raccontate dai media mainstream che si autodefiniscono “professionisti dell’informazione”, ma che sono in realtà professionisti della disinformazione, tutti allineati alla linea politica decisa dallo scellerato “governo dei migliori”. Non a caso l’Italia è scesa al 57 posto per libertà di stampa. Matteo mostra quanto in basso sia giunta la politica attuale e il servilismo verso l’Europa, gli Stati Uniti, la Nato. Ci mostra come tutto quello che ci hanno fatto credere non sia vero e come ci sta rovinando la vita e i rapporti sociali; e soprattutto sta derubando i giovani del proprio futuro. Scrive cose scomode, fuori dal coro, col preciso intento di risvegliare le coscenze di una popolazione completamente annichilita dai social media, dal terrore mediatico suscitato per una pandemia non particolarmente grave ma gestita peggio. Ci fa vedere la manipolazione cui siamo stati oggetto e di come il “governo dei migliori” abbia violato la costituzione, instillando terrore e paura, dividendo il paese, mettendo i cittadini uno contro l’altro, causando danni economici e sociali inauditi, costringendo la popolazione a delle scelte sanitarie scellerate per rimpinguare le casse di aziende farmaceutiche. Ci sprona ad essere curiosi, a chiederci se veramente le cose sono come i mass media ce le presentano, a ribellarci ad uno stato di cose dove i diritti e le libertà sono violate con pretesti assurdi e irrazionali. E’ un libro che ci esorta alla disobbedienza civile per riprenderci la nostra vita che negli ultimi due anni ci è stata illegittimamente tolta. E’ un libro di speranza e ottimismo per un futuro migliore.

Perché guariremo

E’ scritto in forma di diario, con lo stile adolescenziale di un ragazzino di tredici anni. E’ una descrizionie dei primi giorni della pandemia di COVID-19, della totale impreparazione di un paese, l’Italia, con un sistema sanitario devastato dai tagli economici degli ultimi trent’anni di una politica dissennata. Viene descritta una situazioine disastrosa: manca personale medico, infermieristico, generi medicali di prima necessità. E’ un auto elogio dell’incapace autore, intercalato dai ricordi delle proprie prime esperienze politiche, in un assurdo flashback delirante, con in mente un utopico sistema sanitario. E’ l’elogio dell’incompetenza assoluta dell’attuale classe politica nell’affrontare la situazione sanitaria creata dal COVID-19, E’ l’elogio delle scelte politiche scellerate compiute, completamente avulse da ogni evidenza logica e scientifica. E’ il vanto dell’aver scelto di smettere di occuparsi di qualsiasi altra malattia che non fosse il COVID, rinviando ogni tipo di intervento, cura, chemioterapia, spacciandolo per “diritto alla salute”, creando invece il diritto alla morte per tutte le persone affette da gravi malattie diverse dal COVID. Speranza parla di trasparenza nei confronti dei cittadini, quando invece delle decisioni prese non viene data spiegazione, ragione o giustificazione alcuna. Parla di diritti e rispetto della Costituzione in modo assolutamente ipocrita, visto che invece la si è violata in tutti i modi possibili creando diseguaglianze ed ingiustizie a tutti i livelli sociali, costringendo persino i medici a violare il giuramento di Ippocrate. La sua idea di salute è utopica, illogica e ha causato inutili morti e sofferenze. Per certi versi questo resoconto mi sembra simile al delirante e schizofrenico “Mein Kampf” di Hitler, solo che l’autore è un sinistroide. Oltre all’auto elogio è pregno di giustificazioni per gli errori fatti, le morti causate, i danni economici e sociali procurati. Da questo diario emerge un quadro desolante di una classe politica incompetente, impreparata, avulsa dalla realtà, incapace di gestire la difficile situazione sanitaria, creando solamente terrore, divisione sociale, isolamento, derubando più generazioni di giovani del loro diritto fondamentale ad un’infanzia serena e allo studio. Questa classe politica, definita dai media “il governo dei migliori” ha causato dei danni così ingenti ad un paese economicamente già alla canna del gas, le cui conseguenze si ripercuoteranno per anni, soprattutto sui giovani a cui è stato cancellata ogni speranza di futuro. Il risultato di questa politica scellerata ha contribuito a far fallire migliaia di imprese, ha generato decine di migliaia di disoccupati e nuovi poveri. Oltre che come politico e Ministro della Salute, Speranza non ha speranza nemmeno come scrittore: il libro sembra autopubblicato, senza correzioni, riletture, senza un editor, senza logica, scritto male e di getto, e mostra che l’editoria italiana, in questo caso Feltrinelli, è arrivata ad un livello infimo e deprimente. Povera Italia, un paese veramente senza Speranza.