Mussolini, un dittatore italiano

mussoliniRichard J Bosworth ci fornisce una chiave di lettura diversa di uno dei personaggi più amati e odiati del ventesimo secolo: Benito Mussolini. Infatti non viene indagato come figura politica e dittatore, ma come uomo, frutto della società del suo tempo. La rappresentazione che ne esce è sicuramente più umana, genuina e reale rispetto a quelle piene di retorica dipinte da altri scrittori, storici e studiosi del fascismo. L’originalità di Bosworth sta tutta nell’inquadrare la società in cui visse, quella italiana durante, prima e dopo la prima guerra mondiale, descrivendoci i contributi che essa ha dato alla personalità di Mussolini e i contributi che lui, prima come giornalista, poi come politico e dittatore diede ad essa e come da duce si comportò durante il fascismo e la seconda guerra mondiale. Quello che ne esce è un quadro umano, realistico, duro e fragile di persona combattuta fra i propri ideali e quelli del fascismo, in un contrasto fra uomo pubblico tutto d’un pezzo e sicuro di sé  e uomo privato, con le proprie debolezze, le proprie malattie e le proprie insicurezze, che rappresentano pienamente la società italiana della sua epoca. L’autore non dimentica di tracciare anche un quadro della società italiana, delle figure principali che hanno attorniato il dittatore e delle vicende che hanno caratterizzato l’Italia del tempo. Un saggio decisamente utile per comprendere più realisticamente la figura del Duce, la società italiana del tempo e anche di conseguenza un po’ quella attuale.

Transiberian

transsiberianUn thriller ambientato sul famoso treno transiberiano. La claustrofobia dello scompartimento in contrapposizione con l’mmensità della pianura Russa, in un crescendo di colpi di scena. Un viaggio lungo su uno dei treni con il percorso più lungo al mondo, attraversando una terra selvaggia che ha regole incomprensibili. Un inseguimento fra un poliziotto corrotto e dei trafficanti di droga che coinvolge due ignari volontari in rientro dalla cina sulla transiberiana. Attori famosi perfettamente in parte, paesaggi mozzafiato e scompartimenti claustrofobici ne fanno un thriller atipico ma interessante. La tensione è alta, i colpi di scena ben calibrati, il finale forse un po’ scontato. Godibile, anche se fa passare la voglia di prendere la transiberiana.