web 2.0 – data originale 29 maggio 2009

web20_120Interessante trattazione su come sfruttare i nuovi media a fini pubblicitari per massimizzare il rendimento con il minimo sforzo. Un manuale  di sitruzioni per il perfetto pubblicitario del nuovo millennio. Descrizione di tecniche, motivazioni, sistemi, etici e no. Un prezioso vademecum, un’istantanea di un mondo in continuo e sempre più veloce cambiamento, una fonte di idee nuove e vecchie riadattate per intraprendere con successo il mestiere di pubblicitario nel web 2.0. Forse non etico e rispettoso della privacy, ma certamente efficace.

Operazione Valchiria – data originale 25 maggio 2009

operazione_valchiria_120Operazione Valchiria è una ricostruzione storico-cinematografica di un attentato pare realmente avvenuto ai danni del Fuhrer Adolf Hitler, con lo scopo di ucciderlo e attuare un colpo di stato per salvare al Germania dalla catastrofe totale. Intrigante ma poco spettacolare, non so quanto realistica possa essere considerata questa Operazione Valchiria. Tom Cruise sembra l’ombra di quello apparso in “mission impossible”, notevoli i trucchi che lo trasformano in guercio e monco. Notevole la sua capigliatura anni quaranta. Complessivamente un po’ noioso ma guardabile, se non lo si prende troppo sul serio per quello che concerne la ricostruzione storica degli eventi narrati. Per fan di Cruise.

Apocalisse 2012

2012_120_01Un’affascinante ricerca scientifica, con una completa bibliografia, sulla fine della civiltà, prevista nel 2012. Ma fine di tutto o inizio di una nuova era? Una nuova era di valori umani più alti, di grande consapevolezza, di armonia con la natura, il nostro pianeta, l’universo. Percorrendo il mondo in lungo e in largo l’autore parla di miti, leggende, profezie, studi scientifici di astronomi, fisici, matematici, per prepararci ad una possibile immane catastrofe, preludio di una nuova era. Affronta l’evento dal punto di vista religioso, partendo dalla religione dei maya, passando per l’Induismo, il Cristianesimo e molte altre, lo affronta dal punto di vista spirituale e cabalistico, collegando profezie maya, Atzeche, Greche, di Nostradamus. La sua conclusione sembra essere quella che effettivamente la data del 2012 compare in troppe culture, troppi miti, troppe profezie, per essere casuale e non nascondere un ammonimento al nostro dissoluto modo di vivere, alla nostra costante produzione dissennata di scorie di tutti i tipi e di tutti i generi, generando un inquinamento mai visto sul nostro pianeta, ormai irreparabilmente stuprato. Insomma, consiglia di guardarci dentro, prendere atto dei nostri pessimi comportamenti e porvi rimedio, per evitare che lo faccia per noi la natura come solo lei sa fare, ricordandoci la nostra piccolezza di fronte all’Universo. Consigliato a tutti

Flatlandia

flatlandiaUn libro incredibile, una favola allucinata e lucida al medesimo tempo. Intuizioni e ragionamenti assurdi ma ineccepibili, visioni di mondi fantastici, ma plausibili, dimostrazioni di conoscenze geometriche e intuizioni straordinarie. Un viaggio fantastico da puntolandia, mondo unidimensionale, fino alla thoughtlandia, mondo fantastico a quattro dimensioni, passando attraverso flatlandia e spacelandia. Un’opera scritta da un autore geniale in un’epoca in cui questi ragionamenti certo non andavano per la maggiore. Un misto di ironia, follia, visione, lucida presa in giro, ma anche un’opera attualissima nella sua crudeltà, segno evidente che l’uomo nulla impara dalla propria storia, che l’avidità era presente allora come oggi, così come la sete di potere, fama e denaro. Godibilissima.

Profondo blu – data originale 12 maggio 2009

pb_120Interessante thriller informatico, ambientato in California, nella Silicon Valley. L’autore evidentemente ha fatto un grosso lavoro di ricerca e consulenza per rendere realistica la storia. Trama avvincente, molti colpi di scena,  personaggi ben delineati, ottimamente descritto il mondo degli hackers. Si permette alcune libertà, ma complessivamente è un thriller godibile anche per chi del profondo blu non sa nulla, e vuole farsene un’idea. Consigliatissimo

La bambina che salvava i libri

Una narrazione poetica e terribile contemporaneamente. Un racconto “leggero” che con parole lievi descrive gli orrori della guerra, visti dal punto della “morte”, una narratrice imparziale, instancabile, che con leggerezza raccogli le anime dei morti, testimone di storie umane, belle, terribili, crude. Una narratrice che senza posa, con il dono dell’ubiquità è dappertutto durante le guerre, le catastrofi, i bombardamenti, a prendere le anime morte, sentendo le loro storie, consolando i vivi. Ci narra in questo modo la storia della salvatrice di libri, pura e ingenua, in un mondo di “mostri”, che non capisce, non comprende, ma che accetta e che ama come solo i bambini sanno fare. Decisamente un capolavoro.

La ragazza che salvava i libri – data originale 10 maggio 2009

rslUna narrazione  poetica e terribile contemporaneamente. Un racconto “leggero” che con parole lievi descrive gli orrori della guerra, visti dal punto della “morte”, una narratrice imparziale, instancabile, che con leggerezza raccogli le anime dei morti, testimone di storie umane, belle, terribili, crude. Una narratrice che senza posa, con il dono dell’ubiquità è dappertutto durante le guerre, le catastrofi, i bombardamenti, a prendere le anime morte, sentendo le loro storie, consolando i vivi. Ci narra in questo modo la storia della salvatrice di libri, pura e ingenua, in un mondo di “mostri”, che non capisce, non comprende, ma che accetta e che ama come solo i bambini sanno fare. Decisamente un capolavoro.

Trieste: centenario del giro d’Italia – data originale 10 maggio 2010

labionda_118Una squallida tristezza. E’ l’unica frase che mi riesce di usare per descrivere il penoso spettacolo cui ho assistito vernerdì sera davanti alla Chiesa di S.Antonio Nuovo a Trieste. Un palco ridicolo per dimensione e locazione. Assurda la scelta della posizione: senza spazio per il pubblico, con a fianco un baracchino per il tiro a segno. Il tutto degno della più provinciale delle fiere paesane.
Segno evidente del livello cui le manifestazioni culturali e musicali sono arrivate nella nostra Città. Pessima l’organizzazione. Il presentatore, forse buono per uno spettacolo di saltimbanchi, non sapeva nemmeno i nomi dei componenti della band che ha suonato per u paio d’ore. Giochi sul palco penosi, con premi in denaro miseri. E questo sarebbe il modo come Trieste festeggia il centenario del Giro d’Italia. Mi chiedo poi come ci si possa stupire se gli stranieri disertano la città.
I personaggi “clou” sono stati D.D. Jackson, una cantante famosa negli anni ’80 e i mitici D.D.Sound, al secolo i fratelli “Carmelo e Michelangelo La Bionda”, che negli ani 70/80 hanno fatto dei pezzi di disco music di grande successo. Squallidamente 3 pezzi per la Jackson e 4 pezzi per i La Bionda. Tutto senza orchestra, in playback, senza bis preparato.I La Bionda l’ombra di quello che erano negli anni ottanta, con stecche clamorose. Cariatidi su un palcoscenico, incapaci di eseguire un bis, lamentandosene con l’organizzazione.
Squallore indicibile, palese manifestazione di una crisi “culturale” italiana senza precedenti, di cui Trieste subisce forse più di altre le conseguenze. Nessun tipo di manifestazione è possibile causa la protesta degli abitanti che vogliono solo dormire. E difatti in questa città solo questo è possibile fare

che fine ha fatto mister y?

my_120Un libro interessante ed inquietante insieme, che pone degli interrogativi esistenziali basilari su cosa sia la vita, sul perché viviamo, su quale sia la nostra missione, sui complotti dei governi, sugli esperimenti segreti che essi conducono, sul passato, presente, futuro dell’umanità.
Una storia di spionaggio, di fantascienza, di fisica, insieme. Un saggio sulla vita e la morte, sul perché esiste e se esiste l’universo. Un romanzo che fa pensare, che tutti dovrebbero leggere chiedendosi significati più profondi di quelli che può dare la televisione, il cinema, la radio, nella speranza che la gente inizi a pensare con la propria testa e cominci a “svegliarsi”, smettendo di seguire il branco, la via più facile, finendola con la pigrizia, senza più raccontarsela e prendendosi le proprie responsabilità dandosi da fare, prima che sia troppo tardi.