Security Summit a Trieste

1Si è svolto ieri all’Hotel Savoia Excelsior di Trieste, il primo Security Summit triestino, organizzato e sponsorizzato da Insiel con la la partecipazione del Clusit. In una bellissima atmosfera e con una grande partecipazione sia del mondo pubblico che privato abbiamo potuto assistere ad interessanti talk riguardo la sicurezza informatica applicata alla pubblica amministrazione e alla Sanità. Notevoli gli interventi del presidente de Clusit, Gigi Tagliapietra e di Alessio Pennasilico, che ha parlato di sicurezza nel cloud e sui socialnetwork. L’organizzazione è stata assolutamente impeccabile e puntuale. Un evento che speriamo si ripeta a Trieste e venga pubblicizzato ad un pubblico più ampio, visto che i temi trattati riguardano tutti i cittadini, sia che usino le tecnologie digitali, sia che non lo facciano.

 

 

 

 

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Incontro con i fotografi Flavio Perin & Laura Zambelli

20130508_210242 Mercoledì ho assistito a Silea, alla sala Tamai, ad uno splendido incontro con i fotografi Flavio Perin e Laura Zambelli. Serata molto piacevole, presentazione di un paio di video con delle foto incredibilmente belle, ampio spazio e disponibilità per domande e risposte. Mi ha colpito molto il loro modo di far vedere la realtà con occhi diversi da come siamo solitamente abituati, la bellezza poetica di alcune delle loro opere, che definirei “quadri”, la loro umiltà e capacità di mettersi in discussione, la loro sensibilità. Notevole anche la capacità musicale di Flavio, autore anche delle musiche di entrambi i video. Veramente una serata piacevole all’insegna della fotografia, nonostante non fosse tenuta strettamente “vicino a casa mia”. Bravi bravi!

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conferenza sul riciclo

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Ieri sera abbiamo assistito ad un interessantissima conferenza tenuta da Paolo riguardo il problema del riciclo dei rifiuti urbani a Trieste, nella nostra regione e in generale in tutta Italia. Al di là degli aspetti tecnici e dei numeri e delle percentuali che non esprimono mai in modo oggettivo i termini del problema, sono stati interessanti gli spunti emersi per una riflessione più approfondita sul problema a livello non solo locale, ma mondiale. Soprattutto le riflessioni che riguardano l’inerzia politica, l’inerzia privata, delle istituzioni e dei cittadini mi hanno fatto pensare a quanto grande sia il problema, alle difficoltà intrinseche e a quanto si possa fare anche a livello di singola persona che compie il proprio dovere civico di raccolta differenziata. Sono stati anche proiettati interessanti video sulla problematica e sulle contraddizioni che vi sono a livello territoriale, come per esempio la raccolta differenziata sul territorio e la presenza a Trieste dell’inceneritore. Si sarebbe potuto approfondire il tema per ore, resta comunque il merito di Paolo che l’ha tenuta offrendoci degli spunti interessanti di approfondimento.

 

 

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Balkan Bang!

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Un libro interessante. Descrizioni paesaggistiche e ambientali si mescolano a eventi drammatici. L’atmosfera Balcanica è resa in modo molto particolare. La storia è narrata a tinte fosche in stile splatter, degno del miglior Tarantino. Il linguaggio crudo è scorrevole, in alcuni tratti volgare, diretto; ma che non infastidisce e rende bene l’atmosfera dei luoghi e il carattere animalesco dei personaggi, tutti caratterizzati a meraviglia. Si lascia leggere in maniera leggera, e senza appesantire dà l’idea di un mondo, quello Balcanico, molto distante dalla realtà quotidiana cui siamo abituati in Italia e nei vicini paesi occidentali. Molto gradevole.

Takedown

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Un film falsamente biografico sulla vita dell’hacker più famoso del mondo: Kevin David Mitnick; basato sul libro scritto da un giornalista del New York times e Tsutomu Shimomura, il consulente della sicurezza informatica che ha contribuito al suo arresto. La famiglia di Kevin ha molto contestato il film non tanto per gli avvenimenti descritti, più o meno veritieri, quanto per il modo come Kevin viene dipinto, facendolo apparire molto diverso da quale era realmente, dandone un’immagine decisamente negativa e non veritiera. Gli attori recitano bene, forse l’agente dell’FBI incaricato di “creare il caso Mitnick”, recita un po’ sopra le righe. Gli effetti speciali sono inesistenti, limitati ad alcuni effetti visivi spettacolari di realtà virtuale – informatica, usati per rendere accattivante la storia. La musica non è adeguata. Per il resto il film si lascia guardare anche se non dà una visione veritiera di quanto successe all’epoca, se non altro per farsi un’idea delle ingiustizie subite dall’hacker a quel tempo, secondo la filosofia dell’FBI: prendine uno per educarne cento. Interessante soprattutto per come viene affrontato il tema privacy, ancora oggi molto attuale, ma che in realtà non esiste più già da quell’epoca. Va comunque preso con le pinze. Consiglio anche di leggere la sua biografia “Ghost in the wires my adventures as the world’s most wanted hacker”, scritta insieme a William L. Simon e Steve Wozniak.

Codice swordfish

csUn film affascinante, seducente, dove nulla è ciò che sembra e tutto è un depistaggio. Anche il finale, non buonista, lascia perplessi, non essendo politically correct. Per il resto si tratta di hacker, veri, finti e presunti, penetrazioni informatiche, agenti veri e finti, sotto copertura. Il tutto condito dai soliti effetti speciali che la fanno da padroni, culminando con un autobus portato in volo da un elicottero. Decisamente eccessivi. complessivamente la storia diverte e suscita abbastanza curiosità e interesse, il cast di attoroni del calibro di Halle Berry, john Travolta e Hugh Jackman è abbastanza sprecato e un po’ fuori parte, anche se la bellezza della Berry è indiscutibile. Per il resto uno dei tanti film poco veritieri sul mondo degli hacker e delle spie. Appena passabile.

Ballistic

ballistic Un film particolare, semplice nella trama, complesso nella realizzazione. Attori in parte, nonostante la sceneggiatura non sia all’altezza. Scene di combattimenti e esplosioni confezionano un film abbastanza dozzinale, ma nel complesso divertente. Banderas gigioneggia, Lucy Lu fa la killer spietata che non perdona nessuno. Il resto è lasciato a inseguimenti, sparatorie, combattimenti corpo a corpo, verso l’inevitabile ovvia conclusione: la morte dei cattivi, il salvataggio del bambino rapito e il ritrovamento della moglie scomparsa. Guardabile