La prima vita di Heshel Rosenheim

primavita_120“Un giorno come tutti gli altri. Le persone venivano uccise ogni ora nei campi. Le forche non erano mai vuote. Ogni notte le camere a gas straboccavano. E non c’era un solo minuto in cui i crematori non vomitassero fuori le loro fetide nubi di fumo umano. Era normale. Niente di cui preoccuparsi.” Basta questa frase emblematica, tratta direttamente dalle pagine del libro, per rendersi conto di quale sia l’argomento. La follia della guerra, dei campi di concentramento, dello sterminio, dell’olocausto, in cui il protagonista, figlio di un ebreo, improvvisamente viene catapultando leggendo i diari del padre in fin di vita. Parla della normalità del male, quella normalità che l’umanità avrebbe dovuto estirpare dalla vita quotidiana di tutti, e che invece è tornata oggi, anche se sotto forma diversa, in un periodo “di pace”, per modo di dire. Un libro attualissimo e sconvolgente, un mondo visto dalla mente del protagonista, distorta dall’incubo in cui è precipitata, mente di un protagonista che non sa più di chi è figlio, di quli siano le sue origini, la storia della sua famiglia. Agghiacciante.

black hole

bh_120Molto interessante ed attualissimo lo spunto di partenza, anche le citazioni sulla fisica e le profezie di Nostradamus. Affascinante l’ipotesi della perdita del controllo del buco nero da parte degli scienziati avidi di fama che arrivano perfino all’omicidio.  Assolutamente deludente il finale “buonista” e “di troppo” tutte le digressioni storiche, filosofiche, e quant’altro, che sembrano messe lì esclusivamente per riempire le pagine del libro e dare sfoggio della cultura dell’autore. Nel complesso mi ha decisamente deluso.

Morte in lista d’attesa

mla_120n libro particolare perché ambientato in una Trieste moderna, nel 2002; una Trieste protagonista di loschi traffici, di personaggi politici influenti, ricchi e avidi.
Una storia di traffici clandestini di donatori d’organi, di trapianti, uccisioni, delitti efferati. E’ una storia di personaggi normali, che vediamo tutti i giorni passeggiando per la città, ma che sotto la loro normalità nascondono i segreti più terribili e i delitti più orrendi. Notevole.

Il matematico in giallo

mg_120Una lettura scientifica dei romanzi polizieschi ci fa vedere come la maggior parte di essi non sono molto realistici dal punto di vista delle teorie matematiche esposte. Sono spesso imprecisi e soprattutto non sono esaustivi. Oltre che scrittori di gialli che parlano di matematica, ci sono anche personaggi matematici, sia dal lato dei poliziotti che da quello dei criminali. Ci sono inoltre matematici scrittori. La relazione quindi fra giallo e matematica alla fin fine non è poi così profonda come si potrebbe credere.
Complessivamente una lettura piacevole con alcuni spunti interessanti da approfondire.