I giorni dell’abbandono – data originale 28 dicembre 2010

Un film tratto da un romanzo di un’autrice che è forse uno pseudonimo: Elena Ferrante. La scrittrice realizza un’opera introspettiva, raccontando i pensieri e le sensazioni di una donna improvvisamente abbandonata dal suo uomo a 35 anni e con due figli. E’un opera letteraria molto difficile da tradurre nelle immagini di un film, data la natura introspettiva. Il regista riesce comunque nell’intento, al prezzo di parecchi stereotipi e di una sceneggiatura un po’ superficiale e lacunosa. Gli attori danno un ottima prova, la protagonista soprattutto, su cui si regge il film. L’unico non eccezionale è il famoso musicista etnico Goran Bregovic, che effettivamente è meglio faccia il musicista, piuttosto che l’attore. Molto ben delineate sono le tre fasi attraverso cui passa la protagonista prima di poter riuscire a “rivivere”. Tutto sommato un film godibile, con alcuni spunti comici, nella loro quotidiana tragicità.

Riforma Gelmini: assolutamente peggiorativa :-( – data originale 28 dicembre 2010

Come si chiarisce in questo post di Criticamente,  la riforma Gelmini non fa che acutizzare i già gravi problemi dell’Università italiana. In particolare non elimina il baronaggio e altri problemi come vorrebbero i loro fautori, ma semplicemente apporta un taglio netto dei soldi a disposizione degli atenei, penalizzando soprattutto coloro che permettono all’Università stessa di funzionare: i ricercatori a contratto o fissi, che fanno didattica non retribuita. inoltre si aumenta il potere ai docenti di ruolo, aumentando quindi l baronaggio, rallentando l’innovazione e la ricerca scientifica. Insomma si diminuiscono gli investimenti, accentuando i problemi già presenti, in perfetto stile “italiano”. Complimenti a questo governo.

Unstoppable – data originale 27 novembre 2010

Dovrebbe raccontare di una drammatica storia vera: un treno lungo un chilometro senza macchinista lanciato a folle velocità. Invece rappresenta un concentrato di luoghi comuni. di situazioni incredibili. Nella sua assoluta mancanza di realismo diventa noioso, gli effetti speciali, seppure numerosi, sono sprecati, la regia manca assolutamente. Peccato per Denzel Washington, completamente sprecato e fuori parte. Per la trama mi ha fatto venire in mente il bel film dell’85, a 30 secondi dalla fine, in cui due fuggiaschi saltano su un treno, muore il macchinista e si ritrovano in una folle corsa contro la morte. Quel film però era un capolavoro di tensione, crudeltà, realismo, paura. Questo non è nemmeno pallidamente paragonabile. Ai limiti della guardabilità

Cronaca di una morte annunciata – data originale 25 dicembre 2010

Un racconto breve nel solito stile di Gabriel Garzia Marquez. Pomposo e prolisso, ma splendido nelle descrizioni dei luoghi e dei personaggi. Una cronaca precisa di un evento talmente tragico da sembrare farsesco ed irreale, nella sua reale assurdità. Terribile e divertente nel medesimo tempo. Così assurdo da apparire reale. Una storia drammatica raccontata con mano sapiente, rendendola avvincente.

 

L’ombra del vento – data orginale 25 dicembre 2010

Un romanzo bellissimo. Si potrebbe quasi definire un capolavoro. L’autore riesce ad amalgamare sapientemente nella storia diversi generi realizzando contemporaneamente un romanzo storico, un romanzo d’amore, un romanzo giallo. Le descrizioni dei luoghi e del tempo sono azzeccate e perfettamente in sintonia con la storia narrata. I personaggi hanno uno spessore e delle motivazioni psicologiche credibili. La trama è avvincente e appassiona fin dall’inizio. Decisamente l’opera di un grandissimo scrittore.

Innocenti bugie – data originale 25 dicembre 2010

Attori sprecati per un film inutile. Trama inesistente, agente dalla doppia vita visto in decine di altri film. Lei ingenua che non si rende conto della realtà. Tutto già visto in True Life e altri film simili. Nemmeno glii effetti speciali sono riusciti in modo decente. Cameron Diaz meno carina del solito e Tom Cruise non riescono a salvare il film dall’inutilità assoluta, dalla sceneggiatura piatta e dalla trama inesistente. Non merita nemmeno per le bellezze della Diaz.

Next

Interessante idea ispirata agli scritti di Philip K.Dick: un uomo che vede fino a due minuti avanti nel futuro. Peccato che ne viene tratto un classico action movie americano di serie b. La trama è fluida e scorrevole, alcuni personaggi sono ben delineati, ma tutto rovianto da un finale banale. Resta l’idea di base e le sue possibili implicazioni. Insomma un usa e getta.

Riflessioni su wikiLeaks – data originale 11 dicembre 2010

Finalmente un punto di vista chiaro e coraggioso sul giornalismo; un post di Evan Hansen su Wired: Why WikiLeaks Is Good for America.Una presa di posizione e dei pensieri condivisibili. Quello che dovrebbe essere il giornalismo che purtroppo non è mai, soprattutto in Italia, dove praticamente tutta la stampa è servile e legata mani e piedi alla politica e all’economia. Viviamo in un paese sotto dittatura mediatica e wikileaks dovrebbe essere visto come una ventata di libertà. Anche se non è un sito perfetto, almeno dice le cose, sta ai lettori leggere con il cervello acceso e senso critico. Speriamo che qualche giornalista italiano trovi ispirazione per uno sprazzo di dignità e impari qualcosa.

Salt – data originale 7 dicembre 2010

un film adrenalinico stile “mission impossibile”, con al posto di Tom Cruise, Angelina Jolie, una specie di via di mezzo fra Tomb raider e wanted. Il personaggio di Salt, seppure improbabile, anzi impossibile, riesce ad avere uno spessore ed un’umanità notevoli per un film del genere. Ovviamente gli ingredienti del genere ci sono tutti: si va dai russi cattivi a quelli buoni, agli agenti segreti triplo giochisti, in un’ adrenalinico inseguimento con capovolgimento di fornte fra buoni e cattivi costante, alla ricerca della verità, ed ovviamente nessuno è mai quello che sembra essere. Complessivamente, a parte la trama intricata e un po’ incomprensibile, un film godibile nella sua improbabilità, come tutte le spy story che si rispettino.

Alla faccia della privacy e del grande fratello

Nemmeno Hitler è arrivato a tanto, almeno stando a quanto riferito da ZeusNews in questo post. Il ministro dell’interno Maroni, infatti, avrebbe dichiarato “Il prossimo Consiglio dei ministri approverà l’introduzione di un nuovo documento elettronico, obbligatorio per tutti i cittadini, ma che dovrebbe essere gratuito: conterrà i dati biometrici (a partire dalle impronte digitali) di ognuno di noi, italiano o immigrato regolare, per poter garantire la sicura identità in Italia e nel mondo. Mai in nessun paese del mondo è stata adottata una simile schedatura di massa. Nemmeno nei paesi più totalitari e poi abbiamo il coraggio di parlare di democrazia e libertà? Mi sa che siamo nel paese più illberale, totalitario e razzista del mondo. Alla faccia di Hitler, Mussolini, Stalin e tutti i totalitaristi del mondo