I surfisti di internet

Per chi lo legge oggi, questo libro è una nostalgica ma interessante descrizione dell’Internet degli albori. dei primi utenti che come esploratori navigavano in terre sconosciute, nuove ed interessanti. In forma di diario, è una narrazione dell’internet pioniereistica, diversa dall’internet attuale commerciale ed invasa da una quantità infinita di pubblicità, si trattava di una rete formata da contenuti, priva delle luci, dei suoni e degli effetti speciali che siamo abituati a navigare navighiamo oggi. Il diario di questa prima navigatrice ci fa rivivere lo spirito anarchico dei suoi primordi, dell’internet immaginata dal suo inventore, Tim Berners-Lee, ci fa incontrare i personaggi che la popolavano, hackers, phreakers, scrittori e scienziati, giocatori. Il suo diario di bordo ci fa conoscere le regole su cui si basava, la sua lingua, la sua etica anarchica, le sue trasgressioini. Nelle sue descrizioni ci fa rimpiangere un’epoca in cui aziende e industrie non l’avevano ancora trasformata nel paese dei balocchi che conosciamo e navighiamo oggi, una rete che purtroppo ha completamente perso il suo significato originale e che si è trasformata in un grandissimo negozio virtuale in cui si può comprare e trovare ogni cosa ma completamente priva di valori etici, di passione, di contenuti, piena di spazzatura e fake news.